<< Il nuovo piano nazionale degli aeroporti, che riconosce il ruolo strategico dello scalo umbro “San Francesco d’Assisi” (nella foto) inserendolo tra gli aeroporti di interesse nazionale, procede speditamente nel suo iter e garantirà basi certe per il futuro di un’infrastruttura indispensabile per l’Umbria >>. Questa la dichiarazione di Silvano ROMETTI, Assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, esprimendo soddisfazione per l’esito dei lavori della “cabina di regia”, cui ha contribuito la Regione Umbria, confermato nel documento finale che è stato illustrato dal Ministro alle Infrastrutture, Maurizio LUPI, nell’ultima seduta del Consiglio dei Ministri. Con l’informativa si è aperto formalmente l’iter di approvazione del Piano nazionale degli aeroporti che sarà poi discusso in sede di Conferenza Stato-Regioni e successivamente, dopo un nuovo passaggio in Consiglio dei Ministri per l’approvazione, sarà inviato al Parlamento e sottoposto al vaglio delle Commissioni parlamentari competenti. << La stesura del documento che ha scongiurato il rischio di declassamento dell’aeroporto umbro a scalo regionale - ha proseguito ROMETTI - è frutto del lavoro e del confronto portato avanti nella “cabina di regia” concordata con il Ministro LUPI e composta da Ministero, ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione civile) e le Regioni Umbria, da me rappresentata, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Calabria e Campania.

Il nuovo Piano, a quasi trenta anni di distanza da quello attualmente in vigore, individua il “San Francesco d’Assisi” tra i ventisei aeroporti di interesse nazionale riconoscendone le funzioni strategiche in una regione tagliata fuori dalle linee ferroviarie dell’alta velocità, le sue potenzialità per lo sviluppo economico e turistico dell’Umbria, le strutture di cui è stato dotato. Allo stesso tempo, richiede che il “San Francesco”, come ogni aeroporto classificato di interesse nazionale, mediante un piano industriale che dovrà essere presentato entro tre mesi dall’approvazione del Piano, dimostri il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario entro un triennio. È questa la sfida che ci attende - ha concluso l’esponente di Palazzo DONINI - quella di far crescere l’infrastruttura fino a raggiungere la quota di passeggeri che ne garantisca l’equilibrio economico, senza il continuo ricorso ai finanziamenti pubblici. Come concordato nella riunione convocata dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia MARINI, verrà convocata al più presto l’assemblea generale dei soci della SASE, la società di gestione dello scalo, in cui sarà presentato il Piano biennale per lo sviluppo dell’aeroporto >>. Intanto, il piano elaborato dalla SASE verrà esaminato mercoledì 22 gennaio nel corso di un incontro convocato dall’Assessore ROMETTI, che si svolgerà nella sede dell’Assessorato regionale. Nel documento illustrato da LUPI, sono al momento previsti dieci bacini geografici con undici aeroporti strategici (Milano Malpensa, Venezia, Bologna, Roma Fiumicino, Napoli, Bari, Lamezia, Catania, Palermo, Cagliari, Pisa/Firenze) e ventisei di interesse nazionale (Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero).