Nutrita partecipazione al convegno “Tutela dei prodotti DOP e IGP: prevenzione e controllo” (nella foto), organizzato dalla Camera di Commercio di Rieti e dalla Prefettura di Rieti per accendere i riflettori da un lato sulle grandi potenzialità economiche rappresentate per il nostro territorio dalle produzioni di qualità certificate e dall’altro sulla necessità di un’adeguata tutela che veda gli organi di controllo impegnati in un’opera coordinata, efficiente ed efficace. L’iniziativa, che ha chiuso il percorso di seminari avviato dall’Ente camerale in collaborazione con la sua Azienda Speciale Centro Italia Rieti nell’ambito del progetto “Potenziamento degli Uffici Brevetti e Marchi delle Camere di Commercio”, è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Rieti ed ha visto ampia partecipazione di istituzioni, imprenditori, professionisti e studenti. Ad aprire i lavori il Prefetto Chiara MAROLLA, che ha illustrato le attività intraprese su input del Governo da parte della Prefettura in termini di coordinamento delle attività di controllo, al fine di ottenere la massima capillarità dell’attività di vigilanza da parte di enti preposti e Forze dell’Ordine evitando duplicazioni.

Mentre il Presidente della CCIAA Vincenzo REGNINI, ed il Segretario generale Giancarlo CIPRIANO, hanno tracciato una panoramica sul patrimonio italiano e locale dei prodotti certificati DOP e IGP, evidenziando la necessità di una tutela che sostenga la competitività degli imprenditori che investono sulla qualità dei propri prodotti a vantaggio dei consumatori contrastando le azioni di contraffazione e di frode alimentare. In particolare è emerso come l’offerta sia attualmente costituita da 780 prodotti italiani DOP, IGP e STG (252 food e 528 wine). Tra i 252 prodotti (contro 197 della Francia) figurano 44 formaggi DOP (46 se si considerano le ricotte, 1 in meno rispetto alla Francia), 40 tipi di olive da olio, 9 tipi di prosciutto, 9 di castagne marroni, 6 di fagioli, 4 di asparagi, 3 di arance rosse e 3 di aceto balsamico. L’ultimo prodotto ad ottenere il riconoscimento del marchio DOP è stato la Trota del Trentino. E’ di 12 miliardi il fatturato prodotto dalle prime 20 DOP italiane che da sole raggiungono circa il 97% del mercato, l’80% del fatturato è raggiunto dalle prime 10 DOP. In tema di contraffazione, è di 60 miliardi il giro d’affari dei prodotti falsi italiani, cioè le imitazioni delle DOP italiane che invadono soprattutto i mercati esteri, sull’onda del cosiddetto fenomeno “italian sounding”. Per quanto riguarda il contesto territoriale di Rieti, il settore conta 4016 imprese della filiera agroalimentare registrate (in calo di 22 unità rispetto al 2011 e di 101 unità rispetto al 2008), nelle quali operano 3.887 addetti. L’offerta è costituita da 7 prodotti DOP e IGP tra cui l’Olio Sabina DOP e il Prosciutto Amatriciano IGP, 64 prodotti tipici ed in particolar modo, 12 formaggi e 17 salumi e carni, e 2 vini, di cui 1 IGT (Lazio) e 1 DOC (Colli della Sabina). Con riferimento ai principali prodotti DOP e IGP si registrano contrazioni delle quantità di produzione e del fatturato (all’origine e al consumo) rispetto al 2008 (tra il 2% e il 12% per le produzioni; tra il 2% e il 27% per il fatturato al consumo), mentre come mercati di riferimento, tenuto conto delle dimensioni di produzione e delle scelte distributive già adottate dagli operatori negli anni precedenti, si sono individuati il territorio reatino e l’area del Comune di Roma come mercati target. Ad alternarsi in qualità di relatori l’Avv. Alessandro MASETTI ZANNINI DE CONCINA dello Studio Legale Associato BARZANO & ZANARDO, l’Avv. Pier Maria SACCANI, Segretario generale dell’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, ed il Dr. Emilio GATTO, Direttore generale della Prevenzione e del Contrasto alle Frodi Agro-Alimentari del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. I relatori hanno illustrato la normativa nazionale ed internazionale in tema di tutela dei diritti di proprietà industriale e lotta alla contraffazione con particolare attenzione ad alcuni casi di studio, per poi parlare del ruolo dell’Associazione Italiana Consorzi indicazioni geografiche nella promozione dello sviluppo del settore delle indicazioni geografiche, animando un confronto permanente tra i consorzi di tutela riconosciuti e sostenendo la politica delle indicazioni geografiche in ambito nazionale, comunitario ed internazionale, in collaborazione con il MIPAAF. Un ruolo, quello del MIPAAF, che risulta fondamentale sia per quanto riguarda la valorizzazione dei prodotti, sia nell’ambito dei controlli e delle attività ispettive.