Trasporto pubblico locale, Piano nazionale per lo sviluppo degli aeroporti, Piano casa e Piano per le città. Questi gli argomenti trattati nel corso di un incontro, che si è svolto a Roma, presso la sede del Ministero dei Trasporti, tra il Ministro Maurizio LUPI, e i rappresentanti delle Regioni. << Al Ministro LUPI - ha riferito l’Assessore regionale ai Trasporti, Silvano ROMETTI (nella foto), intervenuto alla riunione per la Regione Umbria - abbiamo rappresentato le difficoltà delle Regioni in questa delicata fase caratterizzata da una carenza, ormai cronica, di risorse che sta penalizzando alcuni settori, come quello appunto del trasporto pubblico locale. Nel caso dell’Umbria in particolare è stato posto l’accento su come la mancanza di liquidità, stia mettendo in discussione la possibilità di garantire un servizio di qualità e che risponda alle richieste dei cittadini. Tra le questioni più urgenti, oltre all’integrazione delle risorse mancanti e alla necessità di portare il Fondo nazionale trasporti a 6,3 miliardi di euro al posto dei 4 miliardi 960 milioni di euro, è stata evidenziata la necessità di rinnovare il parco dei mezzi di trasporto e la riprogrammazione dei servizi >>. Relativamente alla questione dell’aeroporto di Perugia, ROMETTI ha evidenziato a LUPI che << … l’aeroporto negli ultimi anni è stato oggetto di importanti interventi di potenziamento, conclusi di recente, tutti compresi in atti di programmazione negoziati e condivisi fra Regione ed autorità centrali e che hanno comportato un investimento complessivo di circa 60 milioni di euro, di cui circa 21 milioni, circa il 35%, a carico della Regione.

Nonostante questo, soltanto una settimana dopo aver espletato l’ultima fase di obblighi per l’agibilità, l’Atto di Indirizzo del precedente Governo, non ha classificato l’aeroporto di Perugia fra quelli di interesse nazionale >>. ROMETTI ha quindi ribadito che << … per la Regione Umbria tale scelta è inaccettabile, anche perché basata su criteri di classificazione non adeguati che limitano lo sviluppo territoriale e dei trasporti. Di conseguenza, abbiamo chiesto che si proceda ad una revisione dei criteri di classificazione, utilizzati nell’Atto di indirizzo del precedente Governo, tale da assicurare che le scelte per la classificazione degli scali di interesse nazionale non siano effettuate con l’esclusivo obiettivo di contenimento della spesa oppure, peggio ancora, di trasferimento di quest’ultima a carico delle Regioni. Inoltre, è opportuno che si individuino anche ulteriori e più pertinenti criteri di classificazione basati sulla considerazione del ruolo e delle potenzialità territoriali delle infrastrutture aeroportuali, cui consegua una sorta di valutazione di costi e benefici non limitata al computo delle sole voci relative alla mera gestione dell’infrastruttura e dei servizi connessi, ma effettuata complessivamente a livello territoriale. Vista l’unicità dell’infrastruttura nell’ambito regionale e di servizio ad un territorio ancora in condizioni di scarsa accessibilità, la Regione Umbria ha quindi confermato la necessità che l’aeroporto di Perugia sia classificato tra gli aeroporti di interesse nazionale, così come è avvenuto per altri aeroporti, come ad esempio per l’aeroporto di Ancona nelle Marche e di Pescara in Abruzzo. L’aeroporto di Perugia costituisce infatti, per i collegamenti di lunga distanza un imprescindibile servizio ad un territorio che ha ancora un livello di accessibilità non soddisfacente e serve un bacino che non si limita al territorio della Regione Umbria, ma si estende anche ad alcune aree delle Marche e della Toscana in particolare per l’utenza proveniente dalle Province di Arezzo e Siena. Va anche evidenziato, che la scelta di inserire Perugia fra gli aeroporti di interesse nazionale, consente di tutelare e valorizzare i rilevanti investimenti finora effettuati dalla Regione e dallo Stato sulla base di precedenti programmi di interesse nazionale che hanno permesso la realizzazione di importanti interventi e che, per i prossimi anni, eviteranno ulteriori significativi investimenti. In seguito alle argomentazioni delle Regioni - ha concluso ROMETTI - il Ministro LUPI si è impegnato ad istituire una cabina di regia composta da rappresentanti del Ministero, dell’ENAC e delle Regioni, per evidenziare le criticità e proseguire alla revisione dell’Atto di indirizzo del precedente Governo ed elaborare una nuova proposta da discutere entro il 6 di agosto per poi essere approvata entro il mese di settembre >>. L’ultimo punto affrontato nel corso dell’incontro con il Ministro LUPI è stato quello relativo alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, che si dovrà sviluppare attraverso una nuova concezione delle politiche urbane e privilegiando interventi riqualificazione e di housing sociale. A tal fine la Regione Umbria ha chiesto che si far scorrere le graduatorie relative al Piano Città in cui sono ricompresi per l’Umbria i Comuni di Perugia e Terni.