Successo di presenze, presso la Sala convegni della Camera di Commercio, per l’11^ edizione della Giornata dell’Economia (nella foto), appuntamento promosso da Unioncamere in contemporanea in tutta Italia. Dopo il saluto del Vice Prefetto vicario, Paolo GRIECO, e del Sindaco di Rieti, Simone PETRANGELI, l’incontro è stato aperto dal Presidente dell’Ente camerale reatino, Vincenzo REGNINI, che ha illustrato il senso di una giornata finalizzata << … non solo a descrivere la fotografia dello stato attuale dell’economia reatina, ma soprattutto a trovare le vie di uscita alla crisi. In un momento in cui viene messo in discussione il sistema delle istituzioni e della rappresentanza, più forte deve essere il rapporto con il mondo delle associazioni delle imprese e dei lavoratori come cabina di regia di politiche condivise e questo ci deve aiutare ad aprirci, perché la soluzione è in un’economia che si apre all’esterno, in cui viene data forza a strumenti già presenti sul territorio ad esempio rifinanziando la legge 36 e sostenendo Università, Parco Scientifico e Tecnologico, la nascita della Cittadella dell’Innovazione, l’agroindustria, la logistica, i percorsi di turismo spirituale. Il tutto nell’ambito di un disegno di riequilibrio territoriale che deve dare attenzione alle aree interne puntando ad intercettare le risorse comunitarie della imminente programmazione 2014-2020 >>.

Si è poi passati all’illustrazione da parte del Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, Andrea FERRONI, e del dirigente del Ministero per lo Sviluppo Economico, divisione PMI e Artigianato, Giuseppe CAPUANO, del progetto “Rieti 2020 - Un progetto di crescita sostenibile e di visione oltre la crisi per le imprese reatine”. << La natura dell’attuale crisi economica - ha dichiarato FERRONI - oltre ad avere gravi conseguenze sul sistema produttivo, pone la necessità di pensare ad un nuovo modello di sviluppo sostenibile che riconosca nella green economy, nella conoscenza e nell’innovazione tecnologica i nodi fondamentali e strategici in grado di dare un contributo alla modernizzazione dell’economia reatina ed assicurare maggiore competitività territoriale. “Rieti 2020” vuole essere questo ed anche strumento a supporto dei processi decisionali che una pluralità di soggetti possono e debbono compiere >>. << Il Reatino può contare su punti di forza rappresentati da un territorio “Green” a bassa criminalità e alta sicurezza, ad alta scolarizzazione universitaria, e con buoni livelli della ristorazione - ha aggiunto CAPUANO - mentre tra i punti di debolezza spicca la medio-bassa propensione all’imprenditoria under 30, il basso spirito di iniziativa imprenditoriale, la limitata propensione ad investire ed a esportare, ed il bassissimo appeal turistico >>. CAPUANO ha anche spiegato che << … le principali ragioni socio-economiche dei bassi tassi di crescita del valore aggiunto e quindi della produttività della Provincia di Rieti e delle sue imprese sono da individuare nei fattori di criticità cosiddetti “sensibili”, tra cui fattori macro rappresentati da mercato del lavoro fragile, bassa infrastrutturazione immateriale, bassa propensione all’internazionalizzazione, e fattori micro tra cui la limitata dimensione delle imprese, l’invecchiamento della classe imprenditoriale, la sottocapitalizzazione delle imprese, la difficoltà ad operare in rete. Risulta necessario quindi agire con determinazione lungo 5 asset prioritari che sono aggregazione di imprese, internazionalizzazione, finanza e credito, innovazione e formazione con adeguati strumenti operativi >>. Ha chiuso i lavori Guido FABIANI, Assessore regionale alle Attività Produttive e Sviluppo Economico, che, auspicando l’apertura di un confronto permanente con gli esponenti economici del territorio, ha ribadito che << … la Regione ha intenzione di rafforzare il suo ruolo di ente di indirizzo e orientamento e di essere sempre meno ente di gestione >>. FABIANI ha illustrato la necessità di utilizzare al meglio i fondi europei, ed ha annunciato la modifica del bando “Insieme per vincere” per consentire un maggiore accesso delle imprese del Lazio ai fondi disponibili, e del nuovo bando per l’accesso al credito. In tema di credito, FABIANI ha spiegato, oltre all’intenzione di riorganizzare la BIL (Banca Impresa Lazio) che << … verranno stipulati accordi con l’ABI e con i singoli istituti bancari per migliorare l’accesso per le imprese, mentre in merito alle startup ha annunciato l’imminente uscita di un bando che potrà contare su un fondo di 5 milioni di euro >>.