Catiuscia MARINI, Presidente della Regione Umbria, ha firmato il decreto di nomina di Fabio PAPARELLI (nella foto) ad Assessore al Commercio e Tutela dei Consumatori; Sport ed Impiantistica Sportiva; Associazionismo Culturale e Sportivo; Centri Storici; Società Partecipate; Risorse Patrimoniali, Innovazione e Sistemi Informativi; Riforme dei Servizi Pubblici Locali e Riforme Endoregionali; Sicurezza; Polizia Locale; Urbanistica. PAPARELLI è nato a Terni nel 1962, è coniugato ed ha due figli. Laureato in Scienze Politiche, è docente di Discipline giuridiche ed economiche. Parla spagnolo e inglese. Ha iniziato la sua militanza politica negli anni ‘90 nel PSDI, di cui ha ricoperto la carica di Vice Segretario provinciale a Terni. E’ stato Consigliere di Circoscrizione, sempre nella sua città; Consigliere comunale a Montecastrilli; Assessore alla Comunità Montana di Guardea e attualmente ricopre la carica di Assessore nella Giunta della Provincia di Terni, città in cui è stato eletto nelle due ultime elezioni provinciali. Inoltre, la MARINI ha attribuito all’Assessore Fabrizio BRACCO la delega relativa alla Programmazione ed Organizzazione delle Risorse Finanziarie, in aggiunta a quelle già assegnate, e all’Assessore Vincenzo RIOMMI la delega relativa alle Risorse Umane, sempre in aggiunta a quelle già assegnate. << La scelta della Presidente MARINI di nominare un nuovo e ulteriore Assessore esterno al Consiglio regionale è incoerente e inutile, oltre che imbarazzante per il particolare momento storico in cui viviamo e finalizzata esclusivamente a soddisfare interessi territoriali e delle “solite note” aree politiche >>. Questa la dichiarazione dei consiglieri regionali del PD Luca BARBERINI e Andrea SMACCHI, commentando la nomina di Fabio PAPARELLI al posto del neo Sen. Gianluca ROSSI.

<< Il nostro non è un giudizio sulla persona - prosegue la nota dei due esponenti di Palazzo CESARONI - e sappiamo bene che la designazione degli assessori rientra esclusivamente nelle prerogative della presidente della Giunta, ma avremmo preferito una riduzione del numero dei componenti dell’Esecutivo regionale in linea con la necessità, evidenziata da più parti, di ridurre i costi della politica. Sarà imbarazzante per noi, ma lo sarà ancor di più per chi ha fatto e chi sostiene certe scelte, andare in Consiglio regionale, tra qualche giorno, per votare la modifica dello statuto regionale che ridurrà il numero dei consiglieri a venti e degli assessori a cinque. Ancora una volta, con queste scelte, la politica manifesta tutta la propria incoerenza, non facendo ciò che dice e, quindi, non essendo in sintonia con ciò che invece, a gran voce, chiedono i cittadini. Siamo in presenza di una Giunta regionale composta, quasi per metà, da membri esterni non scelti attraverso il voto e per di più politici e non tecnici, nominati per ricollocare personale politico non eletto: un’operazione quasi da manuale CENCELLI che speravamo ormai superata. Per quanto ci riguarda - hanno concluso BARBERINI e SMACCHI - riteniamo necessaria una profonda riflessione politica e una rimodulazione dell’azione di governo più incisiva per rispondere meglio alle tante difficoltà che il nostro territorio sta vivendo >>.