<< L’emergenza casa non rappresenta più solo una preoccupazione, ma un allarme reale che, nei prossimi tre anni, potrebbe interessare circa 4mila 500 famiglie umbre. Vista la gravità della situazione, il problema dovrà diventare una priorità del nuovo Parlamento >>. Questa la dichiarazione di Stefano VINTI (nella foto), Assessore regionale alle Politiche Abitative, che ha precisato: << … la Giunta regionale dell’Umbria manterrà alta la guardia e non lesinerà nessuno sforzo per rendere esigibile un diritto fondamentale come lo è appunto quello alla casa. È la prima volta che anche nella nostra Regione si registra un dato così allarmante a conferma delle nostre previsioni più pesanti. Le stime si inseriscono in una quadro nazionale che vede, secondo una ricerca della CGIL nazionale, almeno 125mila famiglie a rischio sfratto per morosità per il 2013, cifra in crescita tanto che si stima un’impennata che potrebbe far salire a 300.000 il numero delle famiglie che rischierebbero di perdere la casa nei prossimi tre anni. In Umbria il dato potrebbe essere di 1.000 per l’anno in corso, e oltre 3.000 famiglie nel prossimo triennio >>. VINTI spiega che << … una percentuale molto alta di questi sfratti è dovuta a “morosità incolpevole”, legata cioè a condizioni economiche particolarmente svantaggiate che non permettono di sostenere il costo dell’abitazione >>.

I dati a livello nazionale parlano chiaro: << Vi sono 3 milioni di famiglie - ha proseguito l’esponente di Palazzo DONINI - per cui la spesa di una casa è di fatto insostenibile. Negli ultimi anni l’incremento degli affitti è stato del 130% per i contratti rinnovati e del 150% per i nuovi. Mantenere una casa di proprietà costa mediamente 1.150 euro mensili, mentre una casa in affitto addirittura 1.515. Aggiungendo le spese per le utenze, anche queste lievitate negli ultimi anni, è chiaro il perché un così elevato numero di famiglie non possa più sostenere il costo per la casa >>. Concludendo, l’Assessore VINTI ha ribadito che << … l’emergenza casa deve diventare una priorità del nuovo Parlamento e del futuro Governo, quando ci sarà, affinché vengano definite nuove politiche abitative corredate di risorse in linea con quelle stanziate dai grandi paesi europei >>.