Pubblichiamo integralmente una nota di Vincenzo GREGORI, Presidente provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori:

<< Nel cogliere l’occasione per inviare gli auguri di buon lavoro al Presidente della Regione Lazio, Nicola ZINGARETTI, all’Assessore Fabrio REFRIGERI, al Consigliere regionale Daniele MITOLO e agli onorevoli Fabio MELILLI e Oreste PASTORELLI, è mia intenzione, fin da subito, richiamare l’attenzione dei neoeletti politici su alcune importantissime tematiche per il rilancio e la tutela del nostro territorio: paesaggio, ambiente e acqua. Sono questi gli elementi su cui scommettere per il domani. La categoria che oggi ho il piacere di rappresentare, quella degli agricoltori, troppo spesso e per troppo tempo si è sentita abbandonata. La Regione Lazio, ad esempio, ha trascurato (per non dire cancellato), per anni dalla sua agenda politica le aree di montagna dimenticando di avere all’interno dei propri confini regionali zone come la Provincia di Rieti con il 70% di territorio montano. Dando vita ad un periodo che a tutt’oggi ha visto la nostra Provincia completamente isolata e lontana dalle politiche regionali, e costretta, soprattutto per il settore agricolo e forestale, a subire leggi e regolamenti del tutto inappropriati. Oggi le aziende sono fortemente in difficoltà, fanno fatica a sopravvivere, fare reddito è diventato una rarità e spesso una scommessa che solo in pochi si sentono di perseguire. Pesano troppo le assenze dei servizi essenziali, le distanze dagli ospedali, dall’ufficio postale, dalle scuole e la rete dei trasporti pubblici contribuisce ad isolare queste zone. Il rilancio dell’attività agricola montana non potrà quindi prescindere dallo sviluppo complessivo delle aree montane, producendo un intervento di sviluppo locale integrato.

I giovani agricoltori e non hanno forza, entusiasmo e capacità di investire nel futuro, ma solo se verranno sostenuti da istituzioni che credano in loro; potranno convertire le loro brillanti idee in aziende concrete ad alto reddito. E’ necessaria perciò in tempi brevissimi una nuova legge sulla montagna, che tuteli (si veda il caso dei pesanti danni da fauna selvatica) e sostenga, che valorizzi e non penalizzi l’esser diversi, perché la diversità è una risorsa e non un problema. Rilanciando l’agricoltura montana, la zootecnia, la pastorizia, ma soprattutto una legge che possa valorizzare la montagna come risorsa ambientale, paesaggistica e turistica unica nel suo genere. Territorio, paesaggio, tutela delle risorse (l'acqua su tutte) e sostenibilità, non sono e non devono essere solo belle parole, ma temi concreti. Ormai è noto a tutti il legame tra attività agricola, cura del territorio e prevenzione del dissesto idrogeologico e il ruolo determinate di tutela che svolgono gli agricoltori. Ecco perché è fondamentale che proprio gli attori principali vengano coinvolti nella stesura del nuovo PSR. Noi siamo pronti a proporre leggi concrete. Le parole ascoltate in campagna elettorale ci rassicurano e la CIA sarà sempre un’associazione aperta al dialogo e al confronto, pronta a fornire supporto e competenza, ma allo stesso tempo vigile e attenta, non siamo disposti ad assistere immobili, ancora una volta, all’ennesima presa in giro e occasione persa per il mondo agricolo e per i giovani. Anche se il momento è difficilissimo, l'occasione è storica, se riusciremo a fare squadra possiamo davvero rilanciare la nostra Provincia. Mettiamo subito in piedi un gruppo di lavoro sul territorio, che possa coadiuvare i nostri rappresentanti nelle istituzioni >>.