Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota gruppo consiliare del PdL:

<< Quando nel 2007 la Conferenza dei Servizi approvò il PIR predisposto dall'Amministrazione ALEMANNO non pensavamo che il lavoro di adozione sarebbe terminato nel 2013: fortunatamente e finalmente è stato riavviato l'iter di approvazione che porterà Castelluccio di Norcia (nella foto) ad avere un Piano Integrato di Recupero alla cui adozione consiliare abbiamo come sempre partecipato e contribuito e che salutiamo con viva soddisfazione. Anzitutto, un doveroso e commosso ringraziamento al compianto Prof. Gianluigi NIGRO, all'allora Sovraintendente Vittoria GARIBALDI e al Dirigente responsabile per il PIR della Regione Umbria Gilberto BURZIGOTTI che, con il loro contributo professionale e tecnico, hanno consentito che le esigenze dei cittadini potessero essere coniugate con patrimoni di conoscenze ed esperienze di assoluto rilievo. Il PIR di Castelluccio adottato lo scorso sabato dal Consiglio comunale di Norcia è esattamente quello predisposto dalla nostra Amministrazione, approvato nella Conferenza dei Servizi del 2007 e presentato alla III Commissione consiliare il 4 aprile 2008. E, in effetti, l'Assessore LUCCI e il progettista Dott. Francesco NIGRO, nonché il responsabile dell'Ufficio Urbanistica Livio ANGELETTI, hanno garantito in Consiglio che nulla era stato sostanzialmente cambiato negli interventi del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) né, tantomeno, nelle schede del PIR.

Sottolineiamo, e questo è l'aspetto più importante, che in questi quattro anni di attesa numerose sono state le Imprese edili costrette a cessare la propria attività, fenomeno che sarebbe stato sicuramente limitato e molto più contenuto dall'avvio tempestivo di un Piano che avesse consentito e autorizzato la circolazione di fondi per la ricostruzione, fondi peraltro all'epoca resi disponibili grazie alla proficua collaborazione con la Regione Umbria. La Giunta precedente si insediò nel giugno del 2004, ereditando in merito uno studio di fattibilità, e nell'aprile del 2008, dopo studi, approfondimenti, incontri con i cittadini ed enti interessati, portava gli elaborati del PIR e del PUA all'attenzione della Conferenza dei Servizi e della III Commissione consiliare, quest'ultima aperta e partecipata da quasi tutti gli operatori economici e i cittadini di Castelluccio. Osserviamo, dunque, che alla Giunta STEFANELLI sono occorsi gli stessi quattro anni solo per dare l'avvio all'adozione definitiva di un Piano già pronto, essendosi preoccupata in questi quattro anni esclusivamente della rivisitazione formale delle priorità. La vicenda PIR/PUA di Castelluccio potrà dunque essere uno degli oggettivi strumenti di valutazione politico-amministrativa dell'efficienza e dell'efficacia delle varie Giunte comunali succedutesi negli anni, analisi che presto sarà non solo utilissima, ma necessaria per una nuova scelta politica cittadina. Un'ultima nota, guardando al futuro. Come il PIR, la Giunta ALEMANNO lasciò pronta nel 2008 anche la bozza definitiva di Piano Regolatore Generale, la cui presentazione era stata annunciata dal Prof. NIGRO proprio nella III Commissione di presentazione del PIR del 4 aprile 2008. Anche il PRG, come il PIR, fu redatto a seguito di numerosi incontri con le frazioni, anch'esso, pertanto, esempio chiaro di virtuosa e avvenuta "globalizzazione dal basso". Ora, sempre per chiarezza, il PIR che ha visto avviare lo scorso sabato il suo percorso di approvazione, dovrà essere poi sottoposto agli organi sovraordinati, alle osservazioni dei cittadini e poi di nuovo portato all'attenzione del Consiglio comunale. La Regione Umbria dovrà di nuovo garantire anche la copertura economica alle fasce di priorità dei privati e le notizie che riceviamo in tal senso sono non poco allarmanti: i fondi accantonati nel 2008 sarebbero stati spesi e sarebbero oggi disponibili esclusivamente le risorse per finanziare la sola prima fascia di priorità. Ad oggi, dunque, il PIR non è ancora uno strumento utile all'immediato rilancio del settore edilizio e del suo indotto. La crisi economica ha già abbastanza svilito le attività socioeconomiche della nostra città, l'emergenza nazionale finanziaria è per lo più alle spalle, ma l'urgenza economica persiste. I danni prodotti sono ormai irreparabili. Il colpevole ritardo nell'avvio del PIR e del PRG ha causato la crisi di molte aziende che avrebbero potuto avere un'oggettiva ancora di salvezza per arginare le innegabili difficoltà del momento. Ritardo dunque irresponsabile e ingiustificabile che la nostra città paga a caro prezzo. Il tempo è galantuomo e tutte le verità dei quattro anni di battaglie di opposizione stanno emergendo. Auspichiamo solo che, almeno adesso, l’Amministrazione STEFANELLI si adoperi per rispettare gli impegni assunti in Consiglio o per molti altri sarà, ancora una volta, veramente troppo tardi! >>.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota congiunta dei gruppi consiliari “Norcia nel Cuore”, “Norcia Domani” e dell’Assessore all’Urbanistica:

Ci risiamo. Il PdL di Norcia perde un’altra occasione per evitare di portare allo scoperto le pesanti responsabilità dell’Amministrazione ALEMANNO nei suoi circa quattro anni di attività. All’indomani dell’adozione del PIR-PUA di Castelluccio di Norcia, avvenuta nel corso dell’ultimo Consiglio comunale del 9 marzo, avevamo salutato con gioia e soddisfazione l’approvazione dell’atto, avvenuta all’unanimità e con profondo senso di responsabilità da parte di tutti i consiglieri, ben consci dell’importanza che questo strumento urbanistico potrà avere per i nostri operatori e per le nostre imprese. Ci sembra di capire che il momento di collaborazione, pur nel dibattito acceso, aspro ma sempre improntato alla franchezza e al rispetto reciproco, sia già finito. Il comunicato stampa diffuso il 16 marzo u.s. infatti non lascia dubbi. La nostra Amministrazione viene accusata di colpevoli e irresponsabili ritardi, di aver contribuito alla crisi delle imprese e degli operatori, di aver gestito la vicenda del PIR-PUA in maniera totalmente inefficiente e chi più ne ha più ne metta. Crediamo quindi sia un nostro preciso dovere fornire un’informazione corretta a tutti i cittadini, convinti che l’attività amministrativa risiede non nelle futili promesse, non nelle ripicche o rivalse personali ma negli atti e nei documenti ad essi correlati. Ed allora, gli atti e i documenti ci dicono che il PIR-PUA di Castelluccio ha avuto il suo via libera dalla Conferenza dei Servizi l’11 marzo del 2008 e non nel 2007 e che è stato portato all’esame della III Commissione consiliare nell’Aprile del 2008. Dal verbale della Commissione si evince che, dopo l’illustrazione del Piano da parte del Prof. Gianluigi NIGRO, i consiglieri presenti decisero di incaricare l’Ufficio Urbanistica di fornirne una copia digitale a tutti i consiglieri comunali per portarli a conoscenza del Piano stesso e quindi la Commissione fu rinviata a data da destinarsi. Si omette però di dire che quella Commissione era palesemente illegittima, in quanto l’allora Presidente ed esponente della maggioranza ed un consigliere di minoranza delegato erano incompatibili a causa di interventi urbanistici previsti dal PIR-PUA direttamente su loro proprietà. L’Amministrazione STEFANELLI ha ereditato il PIR-PUA nell’estate del 2009, dopo il Commissariamento del Comune di Norcia. Il lavoro svolto in questi anni si è incentrato sull’aspetto contributivo del Piano, vero motore di ripresa, aggiornando in maniera certosina la definizione delle UMI. Questo impegno ci ha portato ad una ridefinizione delle UMI stesse, con l’inserimento di una ulteriore fascia di priorità e il conseguente incremento dei contributi attesi di circa 1.300.000,00 euro rispetto alla versione dell’Amministrazione ALEMANNO. Ci vengono imputati ritardi sull’iter di adozione del PRG, vagheggiando di una fantomatica bozza già pronta prima che cadesse l’Amministrazione ALEMANNO. Non ci stancheremo mai di ripetere, ed anche qui ci sono atti che lo dimostrano, che l’Amministrazione ALEMANNO, e nei primi tre mesi del 2008, prima di essere sfiduciata, stava ancora impartendo “istruzioni” ai Progettisti per redigere la bozza definitiva del PRG. Lavoro questo che veniva eseguito, con ulteriore sperpero di soldi pubblici, non dall’Ufficio Urbanistica, ma da una professionista esterna. Questa fantomatica bozza non è stata mai portata a conoscenza né della Giunta né dei Consiglieri di maggioranza. Chissà perché. Altro che atto pronto per andare in III Commissione! Dal canto nostro invece, la bozza di PRG dell’Amministrazione STEFANELLI ci è stata consegnata la scorsa estate ed è stata presentata ufficialmente alla Giunta e ai consiglieri di maggioranza che, tutti insieme, la stanno esaminando , chiedendo chiarimenti e formulando proposte ai progettisti nel corso di numerosi incontri che si stanno intensificando in questi giorni. Tutto ciò per arrivare alla presa d’atto in Giunta al fine di dare l’incarico per la Valutazione d’Incidenza Ambientale, propedeutica all’Adozione del PRG. Nessuna Amministrazione era, fino ad oggi, giunta a questo punto. Veniamo accusati di aver prodotto “… danni irreparabili..” alle nostre Imprese. Se il PdL locale teneva tanto alle nostre imprese ed aveva tutti questi importanti strumenti pronti ai nastri di partenza per rivitalizzare la nostra economia, perché non ha cercato un dialogo all’interno della sua stessa maggioranza invece di condurre, qui sì irresponsabilmente, la città in una crisi politica senza precedenti nella sua storia repubblicana? Ed ancora, se i dati nazionali danno un decremento dell’attività edilizia del 30%, di chi è la responsabilità se non dello stesso PdL che ha governato il paese in questi ultimi 10 anni preoccupandosi solo delle vicissitudini giudiziarie del suo padre-presidente-padrone? Ed infine, se il PdL locale è tanto vicino ai nostri imprenditori, perché nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, non ha votato con noi la modifica al Regolamento Edilizio che consente ai titolari di bar e ristoranti il permanere di strutture temporanee da sei a nove mesi? E perché non l’hanno fatto nel corso del loro mandato? Lo ribadiamo: l’attività amministrativa si fa con i fatti, che a loro volta sono il risultato di atti amministrativi che rimangono indenni nel tempo. Ed è solo su questi che si darà un giudizio sull’attività delle persone che li hanno posti in essere >>.