Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

<< In questi giorni tutti, o quasi, si interrogano sugli esiti dei risultati elettorali, considerati, da alcuni, imprevedibili. In particolare dal PD, che dava per scontata una netta vittoria della coalizione di centrosinistra e una sonora sconfitta di BERLUSCONI, tanto da far affermare al neo eletto deputato Fabio MELILLI “… difficile dire cosa abbia sbagliato il centrosinistra” e al Segretario provinciale LODOVISI “… l’esito impone una riflessione: gli elettori hanno mandato un segnale spetta a noi rispondere. Mi chiedo: come si può rispondere al segnale mandato dagli elettori se non si ha chiara la consapevolezza in che cosa il centrosinistra ed in particolare il PD ha sbagliato? Forse un’attenta analisi degli accadimenti dell’ultimo anno, sia a livello nazionale che locale, aiuterebbe a capire e ad evitare il ripetersi degli stessi errori se, non c’è da augurarselo, fossimo chiamati a breve a nuove elezioni, errori consolidati nel tempo di cui “qualcuno “ non ha mai voluto prendere atto. Partiamo da quello che è successo a livello nazionale. Grande entusiasmo per le Primarie del PD. Con le Primarie per la scelta del candidato Premier il PD ha visto aumentare notevolmente consensi e simpatie, per la novità rappresentata da RENZI e dalla sua idea: “Rottamiamo” per realizzare un vero rinnovamento per cambiare il modo di fare politica. Purtroppo, Primarie “imbrigliate” hanno soffocato l’idea , sicuramente vincente.

Che l’idea fosse vincente non ci sono dubbi, basta vedere l’affermazione di GRILLO e del suo movimento. Poi ci sono state le “seconde Primarie” per “la scelta” dei candidati (scelta che gli elettori non potevano esercitare direttamente a causa di una scellerata legge elettorale), ancora più ingessate delle prime (solo il 28/29 di dicembre si è saputo chi aveva diritto al voto il 30, dovendo portare in alcuni casi, la giustificazione scritta) così da garantire gli “intoccabili” o “gli unti dal Signore” alla faccia degli elettori e di tutti gli iscritti. Nella nostra città, per esempio i rappresentanti “eletti” sia alla camera che alla regione, sono usciti sconfitti nelle consultazioni: 3° il primo con soli 350 voti alle Primarie, e 2° il secondo, nella scelta per il candidato Sindaco negli organismi del partito cittadino. I risultati di tutto ciò, sono sotto gli occhi di tutti: meno 14% di consensi a Rieti contro l’8% della media nazionale. In che cosa ha sbagliato il PD? Credo sia abbastanza chiaro agli italiani e soprattutto ai cittadini di Rieti. Prima di “rispondere al segnale mandato dagli elettori” più che una riflessione fatta da chi non ha saputo in tante occasioni leggere ed interpretare le vere esigenze degli italiani (e anche dei cittadini di Rieti), sarebbe opportuno un gesto di vera responsabilità, un passo indietro da parte di chi finora ha gestito, poi fare “serie riflessioni”, evitando di riproporre per il futuro le stesse persone e gli stessi metodi >>.