Un Consiglio regionale straordinario, da effettuarsi nel mese di ottobre, per valutare insieme la proposta da avanzare al Governo sulle nuove Province, avendo come punto di partenza l’assetto dell’Area Metropolitana di Roma. Questa la proposta avanzata, durante lo svolgimento della Commissione Federalismo Fiscale e Roma Capitale, da Marco DI STEFANO (PD) e accolta dagli altri commissari. << Entro il 2 ottobre - ha spiegato nella relazione introduttiva - il Consiglio delle autonomie locali dovrà presentare alla Regione la sua proposta di riordino delle Province. Lo stesso dovrà fare la Regione con il Governo entro il 24. Fra queste due date ci deve essere una discussione in Consiglio regionale, in cui le forze politiche si dovranno assumere le loro responsabilità. Personalmente credo che non ci siano molti spazi di manovra: ci saranno una provincia del nord e una del sud, oltre a Roma. Dobbiamo discutere, però, su quali poteri delegare alle nuove istituzioni, per correggere gli squilibri e non creare cittadini di serie A e di serie B >>. Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni delle autonomie locali, sono intervenuti: Rodolfo GIGLI (UdC), Mario PERILLI (PD), Gianfranco GATTI (Lista POLVERINI), Annamaria TEDESCHI (IdV), Carlo DE ROMANIS e Lillia D’OTTAVI (PdL).

Tutti d’accordo sulla necessità di un dibattito in Consiglio regionale, seppure con diverse posizioni nel merito del nuovo assetto istituzionale. In particolare, DE ROMANIS ha ricordato che << … il PdL aveva nel suo programma l’abolizione di tutte le Province, non come entità territoriali legate da una comune storia e cultura, ma l’abolizione dei carrozzoni che incidono sulla spesa pubblica. La decisione del governo, al contrario, non fa né l’una né l’altra cosa >>.