Polenta alla nostrana, carne alla brace, panunto con salsiccia e ventresca, pasta e fagioli, pizze e focacce cotte nei forni a legna, dolci e biscotti della tradizione locale. Piatti poveri ma robusti che ritorneranno in tavola quattrocento anni dopo l’arrivo di Margherita d’Austria, alla quale furono offerti in segno di ospitalità. Un tripudio di sapori e di odori che prenderanno vita a “Borghetto”, l’evento folkloristico che segna, da ormai quattro anni, l'inizio dell'estate nella Valle del Velino. In questo fine settimana, si farà festa tra i vicoli del centro storico, nelle taverne, tra musica, esibizioni di antichi mestieri e l'allegria della Pro Loco, del Comitato Festeggiamenti, degli Sbandieratori e Musici di Borgo Velino che hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione. In prossimità del sito dell'antico centro sabino Viario situato nelle immediata collina alle falde del Terminillo, i rari resti dell'antico Borghetto, oggi Borgo Velino, sono stati rinvenuti nell'area confinante con un'antica torre medievale, ora occupata da un campo coltivato. Questo piccolo paese, un tempo parte integrante dell'Abruzzo, rinnoverà il ricordo della propria storia con la celebrazione della tradizione folkloristica e gastronomica che si riconosce nei piatti poveri ma sapidi che saranno offerti per la manifestazione così come una volta venivano messi in tavola. Per due giorni, dal 21 al 22 luglio, il paese rivive il tempo passato.

Lungo le vie del centro storico ci saranno artigiani intenti nel proprio lavoro, chi a fare orli, chi invece a impagliare le sedie. Sarà comunque uno spettacolo vederli all'opera. Terminato il momento del pasto, sarà possibile visitare il convento di San Francesco, visibile solo dall’esterno. Fu fondato proprio dal Santo, che amava molto questi territori. Da non perdere il “Ninfeo dei Flavi”, quello che resta di una villa romana e, a suo tempo, annesso al convento; ora ne è separato dalla nuova Salaria. Una passeggiata sul Velino e verso le sorgenti dette “le fontanelle” con un vecchio mulino, sarà un'esperienza unica come anche godere del fresco dei castagneti passeggiando verso il Monte Nuria.