Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

<< Ho letto con molta attenzione (e più volte) il comunicato dell'Avv. Gianfranco PARIS (nella foto) pubblicato su www.mepradio.it, sia per l'interesse che provo per le tematiche trattate, sia per la foto che mi ritraeva. Non entro in maniera approfondita su temi che più volte mi hanno visto confrontare(in verità sempre su posizioni diverse) con l'autore, temi che meriterebbero un incontro specifico, riguardando scelte strategiche ed esiziali per la nostra città, incontro che mi troverà sempre disponibile oggi come in passato; ritengo però opportune alcune precisazioni, rispetto ad informazioni erronee riportate nell'articolo, per dovere di correttezza e trasparenza. I Piani Integrati non riguardano ne le Porrare, la cui edificabilità è legata all'approvando (quando???) Piano Regolatore, e per le quali la nuova Amministrazione dovrà necessariamente approntare dei piani di lottizzazione (spero un unico piano generale, al fine di non frammentare lo sviluppo dell'unica zona edificabile realmente del nuovo piano regolatore), ne Villa Reatina, quartiere sul quale insiste un “contratto di quartiere” finanziato dal Governo, e colpevolmente non realizzato dalla precedente amministrazione, per scelte sbagliate nella metodologia di appalto. Ancora, come più volte dichiarato, il bando dei Piani Integrati non prevede (anzi impedisce) la possibilità di edificare su terreni “vergini”, siano essi agricoli o destinati a verde pubblico, riguardando unicamente aree da riqualificare o già edificate o degradate per precedenti insediamenti industriali dismessi. La filosofia della legge regionale (deliberata da una Giunta di centrosinistra), dalla quale deriva il bando del Comune di Rieti è proprio quella di permettere interventi di riqualificazione, senza consumo di nuovi spazi.

La particolarità voluta dal mio Assessorato, è stata la volontà di applicarla su interi quartieri, procedendo ad un processo di riqualificazione complessiva della città, in parte per recuperare l'assenza di una politica urbanistica guidata da una strategia unitaria ed univoca degli anni precedenti, in parte per dare il via ad un processo nuovo di sviluppo economico in grado di affrontare il tempo che stiamo vivendo. Il bando, i bandi sono di per se neutri rispetto alle scelte, consegnando unicamente uno strumento all'amministrazione in grado di procedere, concretamente, ad un processo di reale concertazione tra pubblico e privato, snellendo le pratiche, liberando energie professionali ed economiche, troppo spesso “annichilite” dalla burocrazia asfissiante. Nelle scelte sui progetti si poteva e doveva vedere la valetudo della classe politica e dirigente di questa città; il rischio speculativo, presente come in tutti gli atti amministrativi (piano regolatore compreso) aveva ed ha un suo sistema di controllo nell'Urban Center, luogo fisico di partecipazione, a cui veniva delegato il compito di scegliere, cambiare ed uniformare i progetti presentati. L'aver legato i Piani Integrati (che riguardavano gran parte dei quartieri extramoenia della città) al PLUS, che riguardava il rilancio del centro storico (città intra moenia) e l'aver iniziato un Progetto Life, riguardante lo sviluppo armonico ed ecocompatibile delle aree agricole extra urbane, costruiva una strategia complessiva di intervento, snella e rapida ma non per questo non guidata dall'Amministrazione, che tendeva a disegnare la città dei prossimi 20 anni. Per quanto riguarda le aree ex industriali, vero cuore della sfida economica e politica della nostra città, il sottoscritto è in prima fila nel ritenere come migliore scelta un intervento totalmente pubblico, per realizzarci università, campus, parchi e tutto quello che può nascere da un mega concorso di idee; chiedo però che qualcuno, concretamente ed in tempi compatibili con la vita media dei cittadini, indichi anche dove trovare le risorse per espropriare i terreni, bonificarli e poi realizzarci l'Eden! Io, più prosaicamente ho cercato di agire attraverso uno strumento che, mantenendo un controllo pubblico della strategia complessiva, impegnasse i privati nella riqualificazione dell'area, e realizzasse un guadagno importante per la collettività. Purtroppo (almeno dal mio punto di vista) ho fallito, per colpa della miopia del centrodestra, e quindi osserverò con tristezza la realizzazione di un mega centro commerciale e tante palazzina, tante quante il PRG concede (circa il 30% in più rispetto ai Piani Integrati) e al perdurare dell'abbandono delle altre aree. Tanto dovevo >>.