L’iniziativa, in programma per il 7 e 8 luglio, mira ad incentivare la promo-commercializzazione dei prodotti tipici, in particolare di quelli a marchio DOP (farro) e IGP, provenienti da aziende ricadenti nel comprensorio monteleonese, questo nell’ambito delle manifestazioni che riguarderanno il ripristino dell’antica Fiera di San Felice, detta anche della transumanza. La Fiera di San Felice si inserisce nella tradizione culturale locale quale momento commerciale e di incoraggiamento per l’agricoltura e lo scambio di merci di produzione autoctona. Oggigiorno questa Fiera è divenuta sempre più un’attrazione turistica che tuttavia ha necessità di essere veicolata in campo regionale ed extra regionale con un opportuno piano di comunicazione affinché prenda sempre più piede e sia un vero volano di economia turistico-commerciale, che vede valorizzare il prodotto legato alla sua tracciabilità in un contesto ambientale di grande qualità. L’evento fieristico ha la finalità di vetrina per il prodotto considerato principe del territorio: il farro. Ed è vetrina a tutto tondo per il mondo produttivo rurale senz’altro rappresentato dall’allevamento del bestiame sia esso da soma che da allevamento. L'obiettivo originario della fiera era sicuramente quello della compra-vendita degli animali, quali bovini (vitelli e buoi per il traino), equidi quasi esclusivamente da soma come muli e bardotti, cavalli. Il cavallo da sella non esisteva o quanto meno erano pochissimi a possederlo, si usavano anche qui i muli per trainare carri e carrozze, quindi il commercio era orientato verso questi soggetti.

Alla fiera del bestiame si univa quella di fruttivendoli e vari prodotti alimentari. Va ricordato che la fiera era un momento vero di approvvigionamento di derrate alimentari e prodotti che non si producevano in luogo. Oggi l'obiettivo per il settore animale é sicuramente cambiato non è da sottovalutare quello che il territorio di Monteleone di Spoleto indica, cioè dare grande risalto all'animale da soma, creando un appuntamento a cadenza fissa riferimento per il settore .in sinergia con lo sviluppo dell’ambiente l’attenzione è anche verso i cavalli per dare il via al turismo equestre con la visibilità dell'ENGEA e delle associazioni locali di settore e del tempo libero.