Coldiretti Rieti scende ancora una volta in campo in maniera decisa e senza stare ad aspettare gli eventi. La questione prezzo del latte bovino è nuovamente “calda” e la più grande associazione per gli agricoltori del Paese non vuole assolutamente mettere a rischio i propri agricoltori e lancia una proposta concreta durante una conferenza stampa. << Questa conferenza vuole essere una risposta al nuovo abbassamento del prezzo del latte, che va ad aggiungersi alle tasse imposte introdotte dal Governo MONTI, IMU in primis - ha dichiarato il Presidente provinciale NESTA. La diminuzione coprirà tre mesi (dal primo aprile al 30 giugno prossimo, ndr), poi ci sarà bisogno di una nuova trattativa. Coldiretti vuole essere pronta per quel momento, perché questa organizzazione non chiacchiera ma progetta. E’ già stata inviata una lettera al Sindaco di Roma Gianni ALEMANNO per chiedere un incontro dove avanzeremo la nostra proposta >>. E per questo motivo il 25 giugno si terrà una manifestazione presso la Sala Protomoteca del Campidoglio. << Dopo varie vicissitudini - ha proseguito NESTA - la Centrale del Latte è tornata di proprietà del Comune di Roma. Questa situazione aiuta il progetto che Coldiretti ha in mente, ovvero l’acquisizione da parte dei produttori e delle cooperative della centrale del latte. Una centrale che nel 2011 ha diviso utili per 11 milioni, di cui si è giovata Parmalat. Pensiamo per un attimo se fosse stata in mano ai produttori >>.

Ad appoggiare questa operazione, alla quale prenderà parte anche Rieti e Provincia, ci penserà Creditagri. Ad entrare poi nel dettaglio dell’iniziativa è stato il Direttore di Coldiretti Rieti, nonché di Coldiretti Lazio e Roma, Aldo MATTIA: << La riduzione del prezzo è solo figlia di un accordo tra Centrale del Latte e Presidente cooperative. Coldiretti finora ha fatto molto per innalzare il prezzo del latte. Nel 2010 abbiamo protestato davanti i cancelli della Centrale del Latte, mentre lo scorso anno abbiamo messo in atto una plateale azione dimostrativa, travasando il latte nel Tevere: un gesto che ci ha portato diversi avvisi di garanzia. Ma poco importa, visto che dal 2010 il prezzo del latte è salito da 35 a 42,50 centesimi >>. Il recente lavoro delle cooperative è riuscito a scongiurare la diminuzione di 4 centesimi, limitandola a due. Un accordo che, come detto, scade il 30 giugno. I tempi stringono, quindi, e Coldiretti non è stata ad aspettare. << Abbiamo chiesto ed ottenuto un tavolo di confronto con il Presidente della Provincia di Rieti, Fabio MELILLI, che si terrà lunedì mattina per trovare un accordo comune - ha proseguito MATTIA. Sono state, inoltre, fatte assemblee con tutte le cooperative che forniscono il proprio prodotto: parliamo di Flaminia, Casilina, Romana Latte, Latte più, Associazione Latte Latina, Tuscia+. Infine, abbiamo incontrato nell’ultimo mese mille imprenditori agricoli specializzati nel settore della zootecnica da latte bovina. A tutte queste imprese abbiamo proposto di smettere di fare battaglie, ma di diventare proprietarie del proprio prodotto, acquistando le azioni della centrale del latte di Roma. Centrale, che dopo la sentenza del consiglio di Stato (che ha sancito non valida la vendita della Centrale del Latte di Roma a Parmalat e Lactalis, ndr). Noi chiediamo al Sindaco di Roma di farla rientrare in possesso delle cooperative, affidandola a un grande manager, grazie all’appoggio di Creditagri Italia, il più grande istituto di credito agricolo della nazione. La manifestazione al Campidoglio è intesa a pungolare il Sindaco ALEMANNO, per far convocare un tavolo di trattative. Ancora una volta Coldiretti propone operazioni concrete - ha sottolineato MATTIA - e lascia le chiacchiere volte a fomentare le difficoltà agli altri. Si sta parlando di una situazione grave, dove si rischia di perdere manodopera, in virtù anche delle nuove tasse. Un settore, anche questo, dove Coldiretti non è stata a guardare, portando avanti una grande azione nei confronti dell’IMU che è stata ridotta per le imprese agricole, azzerata per le zone montane e svantaggiate. Serve un passo nuovo, altrimenti ogni anni ci troviamo di fronte alla mercé degli industriali che decidono un prezzo e lo applicano, senza tenere conto qualità, tracciabilità e, soprattutto, i tanti sacrifici degli allevatori. E’ ora di smettere - ha concluso il Direttore di Coldiretti Rieti - con questo strozzinaggio attuato dai grandi industriali e l’unica soluzione è tornare padroni del proprio latte, altrimenti l’attività zootecnica nel reatino può considerarsi finita. E questo porta altri problemi, come la fauna selvatica, le frane e altre problematiche conseguenti. Stiamo organizzando una grande manifestazione, parliamo di 4-5mila produttori, su una piattaforma rivendicativa più ampia nei confronti di una istituzione precisa, ma intesa in senso generale >>.