Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota della Lista Sinistra per i Beni Comuni, in appoggio del candidato Sindaco Simone PETRANGELI:

<< Venerdì 27 aprile il Consigliere regionale FdS alla Regione Lazio, Ivano PEDUZZI, incontrerà i dipendenti del CO.TRA.L., alle ore 12.30, presso il deposito di Rieti al Nucleo Industriale. Il tema dell’incontro verterà sulla contrarietà alla privatizzazione del trasporto pubblico locale ed alla situazione e salvaguardia dei posti di lavoro. Le scelte scellerate dei “tecnici” al governo dimostrano sempre di più a quali interessi corrispondano. Non a quelli dei cittadini e della società in generale ma solo ed esclusivamente alla speculazione e ai grandi gruppi di affari che detengono il monopolio internazionale della finanza. Nel settore della mobilità e del trasporto pubblico locale tutta l’attenzione è ora rivolta alla riduzione della spesa a prescindere dagli effetti sul sistema: tagli di corse e riduzione dei servizi, aumenti dei costi delle tariffe a carico degli utenti, aumento dei costi dovuti all’inquinamento e delle spese per le malattie derivanti, perdita di posti di lavoro nel settore e nell’indotto a causa della riduzione dei servizi ecc.

I veri tecnici sanno, invece, quali sono gli effetti positivi dell’immissione in servizio di un nuovo autobus a basso impatto ambientale, di un nuovo tram, di un nuovo vagone dei treni pendolari, di un nuovo chilometro di corsia preferenziale, della riduzione della circolazione di bus e automobili inquinanti: effetti che portano ad una vera riqualificazione della spesa a livello nazionale con la riduzione di costi e sprechi, con l’aumento di posti di lavoro, con la vera crescita utilizzando le risorse derivanti dalla tassazione della rendita finanziaria oggi in mano a quella piccola percentuale di soliti noti che detengono la grandissima percentuale della ricchezza economica del paese, e utilizzando parte dei miliardi di euro destinati all’acquisto di caccia bombardieri per un piano straordinario di sviluppo della mobilità collettiva. Questa miopia politica non è addebitabile a scelte “tecniche” ma è la diretta conseguenza del governo dell’economia e delle banche. Un governo che, calpestando il clamoroso risultato del referendum sui servizi pubblici e sui beni comuni, torna a porre la questione delle cosiddette “liberalizzazioni” quale tema centrale per il miglioramento del servizio attraverso lo sviluppo della concorrenza: è il modo peggiore per affrontare la questione ponendo il falso problema della concorrenza e, nel contempo non intervenire per ridurre sprechi, doppioni, sovrapposizioni, poltrone per il governo delle aziende, non intervenire per la vera integrazione dei servizi urbano/extraurbano, ferro/gomma ecc. La mobilità per tutti, sicura e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale è una necessità inderogabile, è una delle risposte strategiche per lo sviluppo e la crescita sociale. E’ necessario ripensare e ricostruire il sistema della mobilità a livello locale, è necessario costruire un piano strategico anche nazionale per il trasporto pubblico locale, un piano partecipato che coinvolga il mondo del lavoro, le organizzazioni degli utenti, la società, impegnando a fondo tutte le strutture interessate. A seguire, si terrà un evento politico-ricreativo a sostegno della candidatura al Consiglio comunale di Rieti, per la Lista Sinistra per i Beni Comuni - Rifondazione Comunisti Italiani, di Gianluca RINALDI. L’evento avrà inizio alle ore 19.00, presso la chiesetta di Via F.lli TIZI, nel quartiere Villa Reatina a Rieti. Interverranno il Capogruppo regionale FdS alla Regione Lazio, Ivano PEDUZZI, e il candidato Sindaco Simone PETRANGELI. Le aziende comunali sono parte importante dell’economia cittadina e strumenti essenziali delle politiche pubbliche. Privatizzarle, oltre ad impoverire la collettività, priverebbe il Comune di strumenti essenziali per perseguire politiche di sviluppo. Le aziende comunali vanno dunque ri-pubblicizzate, nel senso di sottrarle all’uso privato che la politica ne ha fatto e restituirle alla loro funzione pubblica. La ri-pubblicizzazione deve però avvenire rinunciando alla forma della Spa, che ha dimostrato di non essere in grado di dare risultati in termini di efficienza ed efficacia, e rese funzionali alle politiche di riconversione urbana, in particolare nel settore dei trasporti (ove è necessario andare verso un’azienda unica regionale), della gestione dei rifiuti, della cultura, dell’energia. Proponiamo dunque la loro trasformazione in aziende speciali partecipate, abolendo i consigli di amministrazione di nomina politica e la loro sostituzione con consigli di indirizzo e controllo partecipati da soggetti di rappresentanza di cittadini e dei lavoratori e non remunerati, individuandone la direzione tramite la formula del concorso pubblico internazionale (e sottraendola così allo spoil system) prevedendo la riduzione, inoltre, degli stipendi del management. Occorre ridefinire lo scopo funzionale delle aziende in relazione ai progetti dell'amministrazione e deve essere condotta una lotta serrata agli sprechi, alla corruzione e ai favoritismi. La difesa del dettato referendario, che è questione dirimente di difesa della democrazia, va oltre e si deve intendere come rispetto della volontà dei cittadini di impedire la privatizzazione delle funzioni pubbliche. In questo senso occorre che il Comune, quale rappresentante della collettività cittadina, si erga a difesa della sua volontà anche contro politiche illegittime di privatizzazione imposte dalle banche e interpretate dal governo centrale. Opporsi alla privatizzazione significa infatti difendere i beni e la ricchezza di una comunità, ma anche la democrazia. Vendere i gioielli di famiglia, quando si è con l’acqua alla gola, non è mai una buona idea. Si rischia di far perdere alla città per sempre un patrimonio prezioso e non recuperabile, una volta alienato. Questo insieme di beni, insieme al resto del patrimonio immobiliare pubblico, alle aree a scomputo che vanno recuperate, ai cosiddetti relitti urbani, devono essere socialmente valorizzati per completare l’infrastrutturazione di servizi, cultura, socialità dell’area urbana vasta >>.