Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota della Lista “Cascia Città Aperta”, in appoggio del candidato Sindaco Maria Cristina LALLI (nella foto):

<< C’è il rischio che l’anno scolastico in corso sia particolarmente rovinoso per la nostra scuola. Certamente i tagli al personale degli ultimi anni e le difficoltà finanziarie delle scuole non sono fattori che favoriscono l’innovazione, ma almeno deve esserci la necessaria regolarità nella gestione delle scuole. Certamente l’opacità dell’azione amministrativa locale nell’organizzazione dei processi di messa in sicurezza delle strutture non lascia presagire niente di buono ed è palese. Nell’inerzia più totale si rischia di avviare processi che conducano solo ad un ulteriore incremento di demotivazione e disinteresse. Ma quest’anno c’è una ragione in più, nella scuola dell'infanzia di Cascia ci sono in terra delle bacinelle per raccogliere l'acqua piovana. Purtroppo tale situazione va avanti ormai da circa dieci anni. Cosa fa l'attuale Amministrazione EMILI? In questi giorni, decide di iniziare i lavori proprio prima delle elezioni. I bambini saranno trasportati, come pacchettini, nella Sala polivalente, dove non ci sono idonei servizi igienici e dovranno mangiare al sacco per due mesi. E' una situazione a dir poco allucinante. Molti elettori si chiedono come mai questi lavori non possono essere effettuati in estate. E ancora, sono queste le politiche a misura di bambino adottate dall'Amministrazione EMILI, per non parlare poi della chiusura del baby parking. Anche in questo un silenzio da cinema muto.

Con questa nuova increscente situazione dunque “piove sul bagnato”, nel senso che è ulteriormente aumentato il disagio nell’ambito dell’istruzione, dire che ci si trova, se non si ricorre urgentemente ai ripari, di fronte ad un disagio totale , è dir poco. Va bene risparmiare, ma risparmiare condannando le scuole, nel migliore dei casi, a non poter gestire neanche l’ordinario, è uno scandalo ingiustificabile in un paese civile. E infatti quello che sta succedendo da noi, per quanto riguarda gli interventi sulla scuola, non trova riscontro in nessuno dei paesi sviluppati. Nessuno. La cosa ancora più grave è che provvedimenti di questo genere si prendano a ridosso delle elezioni amministrative e nel bel mezzo di un processo educativo, criticabile finché si vuole, soprattutto in ragione dei tagli a cui si associa, ma potenzialmente migliorativo, che meriterebbe misure di sostegno e accompagnamento, oltre che di monitoraggio. Occorrono condizioni idonee per i bambini che esercitano un loro inalienabile diritto, quello dell’istruzione. Questo disastro doveva essere scongiurato in tutti i modi e secondo la candidata Sindaco è necessario, a questo punto, una mobilitazione che evidenzi problemi e difficoltà e chieda soluzioni accettabili. Non si chiede la luna, solo di non essere presi in giro. Forse andrebbe ricordato all’amministrazione attuale che, almeno sulla carta, questo è un anno importante per le sorti delle riforme da poco avviate, importante anche per riprendere e dare il via ad elaborazioni e interventi capaci di creare condizioni di contesto concretamente migliorative del fare scuola e non peggiorative e vergognose >>.