<< Le aspettative dei produttori agricoli e degli operatori economici dei settori agroalimentare e industriale, di percepire se realmente esistono prospettive nel medio periodo di recuperare competitività da parte della nostra agricoltura hanno trovato una risposta da valutare con cauto ottimismo nei momenti convegnistici e nella selettiva esposizione merceologica di Agriumbria 2012 che, ancora una volta, ha privilegiato la formula fieristica del confronto diretto con gli operatori del settore e con il pubblico per recepire quelle aspettative che devono essere opportunamente considerate nelle scelte programmatiche degli interventi finanziari da praticare sia dalle istituzioni pubbliche che dai privati >>. Questa la dichiarazione di Lazzaro BOGLIARI, Presidente di Umbriafiere S.p.A., dopo la chiusura (domenica scorsa) della 44^ edizione di “Agriumbria - Mostra Nazionale dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione”. << Un cauto ottimismo - ha proseguito BOGLIARI - che mi auguro venga interpretato come un segnale di rinnovata determinazione nell’affrontare le sfide che vedono l’imprenditoria agricola e industriale sempre più impegnate a gestire l’attuale fase di innovazione tecnologica e di riconversione strutturale e produttiva delle loro imprese.

Una scelta del mondo agricolo e industriale che è stata confermata da alcuni sondaggi effettuati nelle tre giornate fieristiche, dai quali emerge l’interesse di molti imprenditori a ridefinire le gestioni produttive ed economiche delle proprie aziende nonostante l’attuale congiuntura economica alquanto precaria, dovuta anche alla mancanza di una adeguata politica creditizia >>. Interesse che questa edizione di Agriumbria ha inteso rinnovare con il suo appuntamento fieristico, registrando numeri record rispetto a quelli del 2011, con oltre 65.000 visitatori e con il riconfermato “tutto esaurito” degli spazi espositivi. L’articolata attività convegnistica ha consentito di fare il punto sulle reali prospettive del settore agricolo e agroalimentare, mettendo in evidenza i punti critici della struttura e dell’organizzazione della produzione agricola che richiedono la realizzazione di “sistemi agroalimentari” in grado di essere direttamente partecipi della politica della grande distribuzione. L’innovazione tecnologica, la certificazione territoriale del prodotto (DOP, IGP) e una corretta informazione alimentare al consumatore sono i temi emersi nel corso delle tre giornate umbre dense di mostre, rassegne e aste zootecniche; i capi delle diverse specie e razze testimoniano l’elevato livello genealogico e, contemporaneamente, le “eccellenze” di produzioni zootecniche che, unitamente a quelle di altri settori produttivi, rappresentano il patrimonio enogastronomico italiano che ha avuto in Agriumbria 2012 una vetrina internazionale.