Le miniere di ferro di Monte Birbone e quelle di lignite di Ruscio, in Valnerina, potranno essere ricomprese nella proposta di legge presentata dal Consigliere regionale Gianfranco CHIACCHIERONI (nella foto), che si propone di valorizzare il patrimonio di archeologia industriale presente sul territorio regionale. L'impegno è stato preso dallo stesso presentatore della legge nel corso di un incontro con i vertici dell'Amministrazione comunale di Monteleone di Spoleto, rappresentata dall'Assessore alla Cultura, Marisa ANGELINI. L’esponente regionale del PD, nel rimarcare la validità e l'importanza urbanistica e culturale della sua iniziativa legislativa, attualmente in discussione in III Commissione, evidenzia come << … i siti del Comune di Monteleone rappresentino un grande patrimonio di archeologia industriale. Le miniere di ferro di Monte Birbone sono rimaste attive fino al 1703 (uniche miniere dello Stato Pontificio aperte in Umbria). Di più recente attivazione, invece, sono le miniere di lignite situate in località Ruscio, rimaste attive fino al dopoguerra >>. CHIACCHIERONI, dando atto al Comune di Monteleone degli sforzi messi in atto per salvaguardare i due siti archeologici, ha tenuto a ribadire come, grazie alla sua proposta di legge, potranno essere << … messi a sistema i beni esistenti e di pregio presenti sul territorio regionale, aggiungendo al contempo valore ad opere che rappresentano ed esprimono scienza, tecnica, cultura materiale ed immateriale. Si tratta di un importantissimo volano per la conservazione e la tutela dei beni, ma soprattutto per uno sviluppo intelligente. In sostanza, il marketing aziendale va legato a quello territoriale e da qui puntare decisi verso una patrimonializzazione attraverso reti di deindustrializzazione basata sull'esistente >>.