Il CEDRAV, Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella Dorsale Appenninica Umbra è presente a Nero Norcia, la Mostra Mercato del Tartufo Nero Pregiato e dei Prodotti Tipici della Valnerina, una tra le più importanti rassegne agroalimentari ed espositive dell’Umbria. Per l’occasione, negli spazi del Centro per la Commercializzazione dei prodotti tipici, che si trova dietro il Museo della Castellina, è stata allestita una esposizione di immagini ed oggetti che hanno lo scopo di valorizzare la figura del “Norcino”, un antico mestiere locale sull’arte della lavorazione del maiale che prende il proprio nome da Norcia, dove questa attività ha probabilmente avuto origine. Infatti, la riscoperta e la valorizzazione del mestiere del “Norcino” è uno dei temi portanti che l’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra, che è in corso di realizzazione da parte del CEDRAV in 12 comuni della zona, intende porre all’attenzione della popolazione locale e dei numerosi turisti che ogni anno visitano le località. La riproposizione di questo mestiere verrà effettuata con dei laboratori che si terranno, con la collaborazione degli esperti del Post, Officina per la Scienza e la Tecnologia di Perugia, sabato 25 febbraio, dalle ore 09.30 alle ore 12.30 (per i ragazzi delle scuole medie), e domenica 26, dalle ore 15.30 (aperti a tutte le persone interessate).

I laboratori denominati “Salsicce & Co” sono articolati in modo tale che inizialmente viene introdotta storicamente la figura del “Norcino” e quella del maiale cinturino, la specie locale che un tempo veniva allevata nella zona, oltre all’osservazione delle varie parti del maiale e dei salumi che da esse se ne ricavano. Inoltre, ci sarà una illustrazione biologica in cui si analizzerà tutto quello che avviene all’interno della salsiccia dal momento dell’impasto fino alla stagionatura. Infine, nell’ultima parte si provvederà alla preparazione delle salsicce dal vivo con un norcino della rete alimentare la “Filiera dei piccoli” che mostrerà ai ragazzi ed agli interessati la varie fasi della lavorazione coinvolgendoli attivamente. Questi laboratori sono la parte sostanziale dell’attività che ogni “Antenna” eco museale dovrà realizzare, in modo che l’Ecomuseo diventi un vero e proprio volano per la ricostituzione di un’economia locale a basso impatto ambientale e veramente sostenibile.