La 25^ edizione de “L'Arte contemporanea nelle antiche dimore”, giunge nella nostra città. L’evento propone opere di pittura e scultura di età contemporanea, i cui autori, hanno dedicato un’intera esistenza all’Arte. L’evento, promosso dalla Fondazione VARRONE, è stato ideato e curato da Giulia SILLATO e propone un viaggio itinerante attraverso le più antiche e suggestive ville, castelli e palazzi d’Italia. Il prossimo 19 aprile, l’evento artistico verrà inaugurato alle ore 17.00, presso lo storico e prestigioso Palazzo POTENZIANI, sede della Fondazione VARRONE. Il Presidente della Fondazione, Avv. Innocenzo DE SANCTIS, ha dichiarato: << Un’iniziativa, senz’altro innovativa per la città, tesa a richiamare l’attenzione su una sofisticata ed elegante Linea Italiana dalle prime Avanguardie del '900 ad oggi. Un’occasione importante per gli oltre 20 artisti, tutti nazionali e di altissima professionalità, che esporranno le proprie opere nelle prestigiose sale di Palazzo POTENZIANI. Un evento nazionale, che non solo diventa veicolo privilegiato per la diffusione e promozione della cultura, ma anche un’opportunità per il nostro territorio di crescere e di avere quella visibilità che merita >>. La Fondazione VARRONE ha accolto il progetto della Società "Artis Recensio" di realizzare a Rieti, la venticinquesima edizione dell’evento artistico, curato sapientemente da Giulia SILLATO, storico dell’arte di scuola longhiana, che ha manifestato impegno nell’individuare autentiche professionalità del settore, perseguenti ricerca e innovazione sempre restando nell’ambito del quadro e della scultura. << L’Arte contemporanea nelle antiche dimore, vuole inserirsi nel dibattito artistico internazionale quale piattaforma di ricerca e valutazione sull’attualità storica della pittura e della scultura, che vengono indagate sul piano nazionale e internazionale. Ritengo infatti che il contributo italiano alle Avanguardie Storiche del primo '900 non sia stato del tutto esaminato - ha dichiarato la SILLATO, che ha aggiunto. Questa è un’operazione espositiva concettualmente specifica e va a distinguersi, in termini inequivocabili, da possibili copie o derivati, i quali finiscono sempre con il rivelarsi totalmente “altri” rispetto all’originale: non tutto ciò che si esibisce in un “antica dimora”ne comunica l’intimo messaggio”.

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