Nella giornata odierna, Livia LINK, Consigliere per gli affari politici e le relazioni esterne presso l’Ambasciata di Israele a Roma, consegnerà l’onorificenza di “Giusto fra le Nazioni” alla memoria di Don Ottavio POSTA (nella foto), Parroco di Isola Maggiore sul Lago Trasimeno, dal 1915 alla morte (1963), che nella notte tra il 19 e il 20 giugno 1944, insieme a un folto gruppo di pescatori, rischiò la vita per traghettare in salvo decine di ebrei rinchiusi nel castello dell’Isola. Il conferimento della prestigiosa onorificenza è avvenuto lo scorso maggio da parte dell’Istituto per la Memoria dei Martiri e degli Eroi dell’Olocausto Yad Vashem, istituito dal Parlamento Israeliano nel 1953 per commemorare i sei milioni di ebrei assassinati dai nazisti. La consegna di questo significativo riconoscimento ai familiari del sacerdote perugino avviene con due cerimonie nel territorio del Lago Trasimeno promosse dalla Provincia di Perugia e dall’Ambasciata d’Israele a Roma. La prima si svolge a Sant’Arcangelo di Magione, presso l’antico molo, dove Don Ottavio consegnò agli inglesi gli ebrei salvati, con l’inaugurazione di una lapide a ricordo dell’eroica impresa. La seconda si tiene a Isola Maggiore di Tuoro sul Trasimeno, dove avrà luogo la cerimonia della consegna dell’onorificenza ai familiari di Don Ottavio. Prenderanno parte alle cerimonie rappresentanti dell’Ambasciata d’Israele a Roma, l’Addetto militare dell’Ambasciata Britannica a Roma, l'Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia PORZI, l’Arcivescovo Mons. BASSETTI, l’Arcivescovo emerito Mons. CHIARETTI, il Vescovo di Gubbio Mons. CECCOBELLI e il Rabbino MOSCATI.

Inoltre, parteciperanno diversi sindaci e rappresentanti delle Istituzioni civili e religiose della Regione e delle comunità ebraiche (alcuni di questi giunti da Israele per l’occasione) e alunni e docenti delle scuole del comprensorio del Trasimeno. Grande merito per aver riportato alla memoria l’eroico gesto di Don Ottavio Posta e dei pescatori che l’aiutarono nella non facile impresa, va riconosciuto al Dr. Gianfranco CIALINI, già Direttore della Biblioteca del Dottorato dell’Università degli Studi di Perugia, appassionato di ricerche storiche. La sua è un’accurata ricostruzione che ha contribuito ad ottenere alla memoria di Don Ottavio questo riconoscimento dello stato d’Israele e la Medaglia d’Oro al Merito della Repubblica concessa dal Capo dello Stato, Giorgio NAPOLITANO, il 18 gennaio 2008. Ad incoraggiare, sostenere e completare la ricerca del Dr. CIALINI è stato l’allora Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Mons. Giuseppe CHIARETTI, come ricorda lo stesso ricercatore nel rendergli merito per aver voluto studiare ed approfondire i contenuti di un documento rinvenuto nell’Archivio storico diocesano perugino dalla sua direttrice, la Dr.ssa Isabella FARINELLI: la lettera autografa, indirizzata all’arcivescovo di allora Mons. Mario VIANELLO, del gruppo di ebrei salvati da Don Ottavio POSTA. La ricerca storica, condotta nelle comunità lacustre del Trasimeno e successivamente in altri archivi, ha permesso al Dr. CIALINI di affermare che << …la Comunità ebraica d’Isola Maggiore deve la propria salvezza alla Chiesa perugina, rappresentata da Don Ottavio >>, come la stessa comunità testimoniò in seguito. Don Ottavio non aiutò solo il gruppo di ebrei: anche la popolazione d’Isola Maggiore fu salvata dalla fucilazione. Una vicenda simile è quella che ebbe protagonista un altro eroico sacerdote, Don Antonio FEDELI, che evitò alla popolazione di Agello, nel Comune di Magione, la rappresaglia tedesca. Non si dimentichi che in quel periodo praticamente tutte le canoniche e i campanili rappresentarono un rifugio sicuro per i profughi e gli sfollati. Ma chi era Don Ottavio POSTA? A rispondere è ancora Gianfranco Cialini: «Proveniente da una famiglia benestante di Passignano sul Trasimeno, dopo aver compiuto gli studi presso il Seminario di Perugia ed essere ordinato sacerdote, fu assegnato come cappellano alla Parrocchia di Castiglione del Lago, successivamente fu nominato parroco d’Isola Maggiore dove rimase per 47 anni, fino alla morte. Gli abitanti dell’Isola che lo hanno conosciuto lo ricordano con affetto, qualcuno lo descrive come un parroco “cui la tonaca stava stretta”, qualcun altro come “un prete la cui tonaca sapeva più di lago che d’incenso”. Il Parroco di Sant’ Arcangelo, Don Giuseppe DOGANA, scomparso da poco tempo, anche lui ex cappellano della Parrocchia di Castiglione del Lago, lo ricordava come un prete molto preparato e vicino ai suoi parrocchiani anche nella loro vita di fatiche, a volte ne condivideva il duro lavoro della pesca, direi “un pescatore di uomini e di pesci”.