Previsioni rispettate per la lotta tra i keniani. La sorpresa semmai è stata quella che a vincere non è stato Mathew Kisorio KIPKOECH, vincitore della Stramilano di quest’anno, ma il suo compagno Stephen Kibet KOSGEI, che lo ha sconfitto in volata dopo una gara tiratissima con un testa a testa fin dall’inizio che ha distrutto il più titolato dei keniani Cheruiyot SOI, il quale ha pagato da una parte la maggiore freschezza e determinazione dei due connazionali, dall’altra il suo dissennato voler correre senza un attimo di respiro che lo ha visto per la terza volta in sette giorni protagonista sulle strade italiane. E certi sforzi, accompagnati anche dal gran caldo si pagano con gli interessi. I due atleti del Prof. ROSA, sono stati quindi protagonisti e si sono giocati la gara in volata, ma dietro non c’è stata storia con altri dieci atleti keniani in fila indiana a dominare. Quindi, l’etiope Bacha REGASA e poi dodicesimo il primo degli azzurri il buon Denis CURZI che ha superato nei 300 metri finali Kaddour SLIMANI, l’italo-marocchino, costretto strada facendo a togliersi le scarpe perché gli facevano male ed arrivare quindi come BIKILA a piedi nudi. Tra le donne successo previsto, ma non scontato per l’etiope Asmerawork BEKELE, partita fortissimo, poi ripresa dal gruppetto delle italiane per uno scatto definitivo a circa 1000 metri dal traguardo che ha determinato la selezione.

Brava e mai doma Marcella MANCINI seconda, in ripresa la MICHALSKA dopo la maternità, terza quindi la campionessa italiana Ilaria DI SANTO un po’ a disagio all’inizio rientrata poi sulle migliori, che non è riuscita a completare la sua rimonta. Discreta quindi la prova delle due gemelle MARCHESE, iscritte dell’ultima ora, rispettivamente CAMILLE sesta, e VALENTINE nona, loro ancora juniores e non abituate a questa bagarre delle corse su strada. C’è da dire che la 34^ edizione dell’Amatrice-Configno è stata particolarmente difficile sia per il ritmo iniziale, sia per il gran caldo che è stato protagonista assoluto, anche perché la corsa è partita alle ore 16.00, quando ancora il solleone era padrone assoluto delle strade e dall’asfalto arrivavano vampate di calore difficili da sopportare. Al traguardo sono arrivati oltre 600 atleti ed anche questo è un buon segno per la corsa tornata, come partecipazione, ai vecchi splendori.