Storia, idee e strumenti per far conoscere in tutto il mondo Gubbio come “Città editrice”. Si arricchisce di ulteriori tasselli “l’Università dell’arte del libro - bottega artigianale rinascimentale”, il progetto frutto della collaborazione tra il Comune di Gubbio, l’istituto di Istruzione superiore “G. MAZZATINTI” ed il marchio editoriale “unaluna” illustrato al Vice Presidente della Provincia di Perugia, Aviano ROSSI, in occasione di una riunione svoltosi mercoledì scorso presso il Municipio (nella foto). L’incontro, che ha visto la partecipazione anche del Consigliere provinciale Luca BALDELLI, degli assessori comunali Michela TINTI e Fabio MENICHETTI, del Consigliere comunale Graziano CAPPANELLI e di uno dei fondatori di “unaluna” Alessandro SARTORI, ha permesso di constatare l’evoluzione del progetto, partito nel febbraio del 2010 attraverso la firma di un protocollo d’intesa, con la visita del centro operativo del marchio editoriale già attivo presso la palazzina adiacente all’Istituto scolastico, tra l’altro messa a disposizione dall’Ente di Piazza Italia. La scelta di realizzare un progetto così ambizioso che porterà “unaluna” a trasferire a Gubbio l’intero progetto produttivo con le innumerevole ripercussioni dal punto di vista occupazionale, si ricollega al fatto che Gubbio è depositaria di memorie e tradizioni millenaria con testimonianze dal valore universale come le Tavole Eugubine, l’arte della miniatura di Oderisi e la biblioteca rinascimentale di Federico da Montefeltro.

<< Gubbio rappresenta sicuramente il luogo ideale per mantenere la tradizione di un’arte storica così prestigiosa che altrimenti rischiava di andare perduta - ha dichiarato ROSSI - e l’idea di legare una produzione così particolare alla città permette inoltre di offrire opportunità economiche ed occupazionali alla comunità >>. ROSSI non ha tuttavia mancato di ribadire il sostegno della Provincia all’iniziativa che si inserisce perfettamente nell’ambito del lavoro che l’Ente sta progettando per la città e per il comprensorio limitrofo. << Attraverso il terminale del lavoro, la volontà è di caratterizzare Gubbio attraverso la rivalutazione di tutte le attività artigianali e di artigianato artistico attualmente sottostimate, nonché la promozione del comprensorio eugubino per il suo aspetto prettamente turistico - ha proseguito il Vice Presidente - ed in questo contesto, fondamentale sarà la formazione professionale espletata attraverso diversi percorsi che potranno essere brevi con un massimo di 6 mesi tra aula e stage in azienda o più strutturati con specifici corsi biennali per disoccupati e inoccupati in età adulta >>. << La volontà dell’amministrazione comunale – ha concluso l’Assessore TINTI - è quella di rivalorizzare gli antichi mestieri al fine di creare occupazione per il territorio, pensando a tal fine anche ad incentivi economici ed agevolazioni destinate a chi decide di intraprendere un’attività produttiva in questi settori. E la rivalutazione di un’eccellenza come quella della carta legata ad un’arte manuale che affonda le proprie radici nelle nostre tradizioni, rappresenta sicuramente una risposta in controtendenza ad una crisi economica che sta mettendo in seria difficoltà i grandi gruppi industriali >>.