E’ stata prorogata fino al 31 aprile, presso l’ex convento di Santa Croce (nella foto), in Piazza del Convento n°4, la mostra “In Fabula”, a cura di Barbara PAVAN e promossa da Studio7.it. La mostra presenta le opere di tre illustratrici: Enrica PIZZICORI, Lucia RICCIARDI e Marinella SORGE. << Il lavoro di Enrica PIZZICORI - si legge in una nota degli organizzatori - parte dal racconto, dalla parola, dalla fiaba, sebbene quadri e illustrazioni abbiano diversi presupposti essendo l’illustrazione subordinata ad un testo e, in qualche modo, una narrazione di immagini. I suoi quadri, però, nascono sempre e comunque dall’eco di un racconto. Ad essi la PIZZICORI infonde quella magia che appartiene ai libri per l’infanzia. Le opere di questa mostra sono il risultato della “contaminazione” con la narrazione, immagini che attingono dal ricordo delle letture infantili, da “Pínocchio” ad “Alice nel paese delle meraviglie” fino alle fiabe meno note. Le tavole di Lucia RICCIARDI presentate in mostra appartengono alla serie di illustrazioni realizzate per il libro “Quarto anteriore sinistro”, di Stefano MARCANTONI. L’originalità della narrazione, la storia di un hamburger che torna bovino, poneva la difficoltà della rappresentazione del tempo che scorre in senso antiorario. Motivo conduttore è dunque un segno pittorico che trasmette movimento e dinamicità, a volte non definito, che più che descrivere, suggerisce e che conferisce alle illustrazioni un’atmosfera di equilibrio precario.

Segno, colore e costruzione dell’immagine, tutto concorre quindi a raccontare un rewind, che non è un vero e proprio riavvolgimento del nastro, perchè parallelamente e attraverso immagini a volte anche piuttosto crude c’è una progressiva presa di coscienza di una realtà spesso ignorata e che ogni giorno coinvolge ognuno di noi. Uno stile netto e coerente, chiaro e schietto nelle forme e nei personaggi e una spiccata capacità descrittiva caratterizzano le opere di Marinella SORGE. L'artista rappresenta scene in cui i protagonisti sono personaggi, quasi sempre femminili, dall'aria dolce e malinconica ma che al contempo lasciano inequivocabilmente trasparire anche un lato oscuro. Prendendo spunto e ispirazione dall'immaginario iconografico delle fiabe e della letteratura, dalla corrente pop-surrealista degli anni '90, dalla passione per la cultura Rock'n'Roll dagli anni '60 ad oggi, Marinella SORGE - conclude la nota - crea immagini ricche di simbolismi, di delicatezza estrema e ugualmente di forte impatto, in cui malinconia, contrasto e sogno si fondono e si scontrano, metafore quanto mai realistiche di emozioni, paure e sentimenti che si agitano dentro di noi >>.