A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS, Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:

Per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia

<< Tra le figure minori del Risorgimento spicca anche Lodovico Petrini (1813-1882) farmacista reatino di famiglia proveniente dalle Marche, ardente patriota che, iscrittosi giovanissimo alla Giovine Italia, partecipò ai moti del 1831, fu protagonista dei fatti della Repubblica Romana (1849) e combatté al comando di una colonna di volontari proveniente da Rieti a fianco di Garibaldi nella Campagna dell'Agro Romano del 1867. Durante la Repubblica Romana aveva fatto parte del Comitato provvisorio in attesa della formazione della Provincia di Rieti e si impegnò molto per la riuscita delle elezioni, le prime libere e democratiche in Europa, per la formazione della Costituente della Repubblica Romana convincendo la cittadinanza a partecipare attivamente all'atto fondamentale di quella che secondo Mazzini doveva essere la prima forma di stato italiano repubblicano. Capitano al comando della colonna reatina dei volontari Garibaldini partecipò, insieme alla colonna comandata da Menotti Garibaldi, alla vittoria nella battaglia di Montelibretti nella quale furono sconfitti gli zuavi pontifici, poco prima della sconfitta di Mentana del 1867. Fu propugnatore e partecipe del Partito d'Azione di ispirazione mazziniana che vagheggiava la formazione di uno stato unitario promosso dal popolo e da esso governato con istituzioni repubblicane. Dopo la sconfitta di Mentana il Partito d'Azione si dissolse osteggiato dal governo di Camillo Benso di Cavour che pensava alla soluzione monarchica con l'annessione degli altri stati italiani al regno di Sardegna e del Piemonte.

Subito dopo la proclamazione del Regno fondò a Rieti la Loggia massonica Sabina della quale fu Maestro Venerabile fino al 1868, anno del suo scioglimento causato anche dalle conseguenze della sconfitta di Mentana. Fu eletto sindaco della città di Rieti dal 1870 al 1877 riorganizzò le finanze pubbliche, la viabilità, la situazione igienica complessiva e gestì le gravi tensioni sociali che attraversarono la città in quel periodo nel quale non si erano ancora concluse le rivolte contadine contro la tassa del macinato con cariche di cavalleria contro la folla e numerosi arresti. Petrini sarà tra i fondatori della locale Società di Mutuo Soccorso di ispirazione mazziniana, attraverso la quale svolse una proficua opera di assistenza verso la parte della popolazione meno abbiente. Il retrobottega della farmacia di famiglia di Via Roma era il luogo normalmente frequentato da coloro che chiedevano interventi di soccorso. Fu promotore delle prime imprese industriali e dei primi progetti per la realizzazione della linea ferroviaria Orte-Terni-Rieti-L'aquila-Sulmona che fece uscire, per la prima volta nella storia, la zona subappenninica centrale dell'Italia dal secolare isolamento. Morì nel 1882 rimpianto da tutta la cittadinanza della Sabina. Nel prossimo mese di marzo il Comitato provinciale di Rieti per le celebrazioni dell'Unità d'Italia, presieduto dal Prefetto Signora Chiara Marolla, dedicherà una mostra documentaria, organizzata dall'Archivio di Stato di Rieti, al tema “Lodovico Petrini e la Massoneria a Rieti” >>.

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