Prolungato, fino al 2013, il progetto di accoglienza e integrazione per richiedenti asilo e rifugiati nel Comune di Fara in Sabina. Infatti, lo scorso dicembre, è stata pubblicata sul sito del Ministero dell’Interno la graduatoria relativa delle domande degli enti locali ammessi alla ripartizione del fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo. Il finanziamento è finalizzato alla realizzazione di progetti di accoglienza, tutela ed integrazione nell’ambito dello SPRAR - Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. L’Amministrazione comunale farense si è classificata al 32° posto in graduatoria, su 151 enti locali che hanno presentato una domanda di finanziamento, primo fra i progetti della Provincia di Rieti. Un risultato che ha soddisfatto l’amministrazione comunale di Fara in Sabina e l’ARCI di Rieti, l’associazione che gestisce il progetto dal 2007. Oltre ad essere un riconoscimento per il buon lavoro svolto in questi anni e per l’impegno profuso in una progettazione triennale, l’assegnazione dei fondi permetterà di dare continuità ad un progetto che, nonostante le difficoltà legate alla crisi e alla disoccupazione, riesce a favorire l’integrazione sul territorio dei richiedenti asilo e rifugiati che ospita. Quindi, lo SPRAR di Fara in Sabina resta, per i prossimi tre anni, un punto di riferimento per i propri beneficiari, ma anche per i richiedenti asilo e rifugiati che dalla capitale cercano tutela ed orientamento nella più ospitale provincia. Attualmente il progetto comprende sei beneficiari ordinari, ovvero uomini soli o famiglie che non presentano problematiche particolari.

L’età media va dai 23 ai 25 anni e sono prevalentemente di origine afghana, iraniana, irakena e somala. In un primo periodo di accoglienza di sei mesi i rifugiati vengono seguiti individualmente attraverso percorsi di accoglienza e orientamento specifici, con corsi di lingua italiana e corsi di professionalizzazione e preparazione al mondo del lavoro. Al termine dei sei mesi sono in grado di gestirsi autonomamente e inserirsi in un contesto lavorativo sulla base delle esigenze del territorio.