Durante un’operazione antibracconaggio nel territorio del Comune di Amatrice, un noto cacciatore della zona è stato sorpreso dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato mentre era intento ad esercitare attività venatoria, questo in pieno Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Gli agenti, dopo aver sequestrato arma e munizioni al cacciatore, hanno, come da prassi, riferito l’accaduto all’Autorità Giudiziaria di Rieti. L’uomo dovrà rispondere penalmente di esercizio venatorio ed introduzione di armi ed esplosivi all’interno di un’area protetta, oltre a dover pagare una cospicua sanzione pecuniaria per illecito amministrativo. L’abbattimento vietato dei cinghiali, che alimenta un traffico illegale di carni non controllate dal punto di vista sanitario, è un fatto gravissimo e pericoloso per la salute dei consumatori. Anche per il suo valore esemplare, l’operazione antibracconaggio è stata accolta con soddisfazione dal Direttore dell’Ente Parco, Marcello MARANELLA, che ha rivolto un plauso al personale del Comando Stazione della Forestale di Amatrice, auspicando per il futuro il consueto impegno nel contrastare tutte quelle attività che siano lesive dell’ecosistema del Parco e che contrastino con le norme vigenti all’interno dell’area protetta.