<< Un’azione congiunta ed efficace delle Istituzioni presenti per sollecitare una decisione del Magistrato competente, affinché sia chiarita la liceità o meno del sistema di cattura dei cinghiali utilizzato dall’Ente Parco Gran Sasso-Laga e in vigore in diverse altre aree protette italiane >>. Queste, nelle parole del Presidente del Parco, Arturo DIACONALE, le conclusioni del convegno dal tema “I cinghiali nel Reatino: la questione delle responsabilità” (nella foto), promosso dall’Ente Parco e dal Comune di Amatrice per trovare una soluzione ad un problema divenuto emergenza ambientale ed economica. Dal dibattito, che sarà trasmesso integralmente mercoledì 13 ottobre, alle ore 15.40, sulle frequenze di MEP Radio, è emerso che la formula delle gabbie di cattura rimane la più efficace e meno costosa e che quella del selencontrollo, da più parti invocata, può avere una funzione più psicologica che risolutiva. Dalle significative premesse, delineate con efficacia dal Direttore dell’Ente Parco Marcello MARANELLA, che ha configurato il quadro delle azioni messe in campo dall’Ente Parco, alle importanti conclusioni del Presidente DIACONALE, il convegno si è rivelato di grande efficacia e significato strategico, facendo emergere una sostanziale condivisione d’intenti e di posizioni. Una “santa alleanza” ha richiesto il Direttore di Coldiretti Rieti, Aldo MATTIA, in accordo con il Presidente provinciale della CIA, Enrico SCIPIONI.

<< Come Associazione - ha dichiarato MATTIA - abbiamo lungamente auspicato il selecontrollo come forma di lotta al soprannumero degli ungulati, ma ben sappiamo che questo, all’interno di un’area protetta, è da considerarsi solo un palliativo. Occorre insistere nei confronti della magistratura, tramite un’istanza istituzionale congiunta, per il riposizionamento a breve termine delle gabbie di cattura >>. Dal Sindaco di Amatrice, Sergio PIROZZI, sono stati riportati i dati dell’emergenza cinghiali nel territorio comunale. << La misura - ha dichiarato PIROZZI - è ormai colma e non sono più tollerabili rimpalli di responsabilità. Dalla colpevole interruzione di quel processo virtuoso, anche dal punto di vista economico, che era stato avviato con l’Ente Parco tramite le gabbie di cattura, sono scaturiti danni erariali, per i quali mi impegno, qualora non si intraveda in tempi brevi una soluzione, a presentare delle denunce circostanziate >>. L'Assessore alla Caccia r Pesca della Provincia di Rieti, Oreste PASTORELLI, è intervenuto annunciando due importanti iniziative. La prima riguarda la liquidazione, tramite anticipazioni di cassa, per tutti i danni non ancora indennizzati a tutto il 2009. La seconda è l’avvenuta realizzazione, in accordo con l’A.T.C. RI 2 ed il Comune di Monteleone Sabino, di un recinto di 40 ha, destinato ad ospitare i cinghiali catturati nell’intero territorio provinciale. << In tal modo - ha dichiarato PASTORELLI, richiamando il protocollo d’intesa siglato lo scorso anno con il Parco e le Riserve naturali della Provincia - daremo un contributo concreto e determinante all’attivazione di una filiera che trasformerà il cinghiale da problema a risorsa per le comunità locali >>.