Pubblichiamo integralmente il messaggio di Mons. Delio LUCARELLI (nella foto), Vescovo della Diocesi di Rieti, in occasione dell'apertura dell'anno scolastico 2010/2011:

<< Care studentesse, cari studenti delle scuole reatine! Preparo per voi questi pensieri per l’inizio dell’anno scolastico quando ancora sembra lontano il suono della prima campanella e quando ancora siete immersi negli svaghi estivi e nel divertimento che offre la bella stagione, senza l’impegno della scuola. Ma prepararsi per tempo a volte aiuta, soprattutto quando si tratta di impegni onerosi, come quello dello studio. In verità, la fatica dello studio e il riposo non sono contrapposti come sembrano; sono due aspetti di una stessa realtà: quella della crescita e dell’apertura verso il mondo del lavoro e della famiglia, due dimensioni che sono fondamentali per la società, per ogni società fin dai tempi antichi, e che oggi sono ingabbiate in una crisi forse senza precedenti. Una buona formazione umana, fatta di valori e di cultura, può aiutare ad affrontare le difficoltà con uno sguardo diverso, ad essere determinati nel raggiungere gli obiettivi, ad essere capaci di rimanere se stessi nel mondo dell’apparenza e dell’effimero. Per trovare un buon lavoro, e qualsiasi lavoro, non bastano conoscenze e competenze specifiche, ma servono qualità umane e relazionali, una cultura ad ampio raggio, valori profondi, radicati nel cuore e nella coscienza. Per formare una famiglia su solide basi è molto importante credere nella vita, nell’amore, nella dedizione totale all’altro, nell’apertura verso i propri simili. Pensare, invece, che il divertimento sia solo da ricercare, o soprattutto da ricercare, nella trasgressione, nell’uso di sostanze tanto inebrianti quanto dannose, nella guida dissennata delle automobili quando si è appena conseguita la patente e magari frastornati dalla musica e dall’alcool, allora non si ha chiaro il concetto di divertimento, di svago e di spensieratezza intesi in senso positivo e costruttivo.

Anche in questa estate, che sta per finire, in Italia e nel mondo, ma anche qui a casa nostra, non sono mancate note di cronaca tristi e drammatiche, che hanno recato dolore in alcune famiglie e tanta amarezza in tutti, soprattutto in noi adulti che spesso ci sentiamo impotenti di fronte ad un male che si potrebbe evitare. La scuola, e dunque i docenti e gli educatori, non può solo fornirvi nozioni e concetti, deve trasmettervi qualcosa di più: l’amore per la vita, per un divertimento sano, la speranza di un futuro migliore e carico di significato, la passione per l’impegno, per la cultura, quella vera ed autentica che ha nell’esperienza cristiana una delle più belle realizzazioni. Mi auguro che troviate anche negli insegnanti di Religione persone cólte e capaci di trasmettervi questa gioia di vivere e questi valori, ma sono certo che sapranno anche presentarvi quell’uomo straordinario che ha sconvolto la storia, anche se il mondo non lo ha riconosciuto e non lo ha accolto appieno: Gesù Cristo, che per credenti e non credenti è l’inizio di un modo nuovo di interpretare il mondo, per cambiare il cuore degli uomini e delle donne che lo abitano. Se la scuola saprà fare qualcosa in questo senso, allora avrà raggiunto in parte i suoi obiettivi e avrà veramente contribuito ad aprire per voi una finestra sul futuro, perché lo possiate affrontare con coraggio, lungimiranza, generosità ed entusiasmo. Buon anno scolastico a voi, ai docenti, alle famiglie e a quanti curano la vostra formazione! >>.