<< Da quanto mi sembra di capire si tratta ora di definire le misure da adottare attraverso dei sele-controllori per dare un segnale agli agricoltori di Amatrice, in vista di riprendere l’attività ordinaria dei recinti di cattura >>. Questa la dichiarazione del Prefetto di Rieti, Dr.ssa Chiara MAROLLA (nella foto), accogliendo di fatto la proposta del Direttore della Coldiretti Rieti, Aldo MATTIA, avanzata nel corso dell’incontro tenutosi a Palazzo VICENTINI, nella mattinata odierna, sul tema emergenza cinghiali nel versante reatino del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. L'incontro è stato richiesto ufficialmente da MATTIA a seguito dell’Ordinanza, da parte della Magistratura locale, del blocco della cattura dei cinghiali attraverso l’uso dei cosiddetti "recinti di cattura", conseguenza di un esposto che Coldiretti definisce strumentale e al quale ha presentato subito ricorso. Infatti, i recinti sarebbero perfettamente regolamentari, utilizzati in altre Riserve, anche nello stesso territorio provinciale (come ad esempio nella Riserva del Tevere Farfa) e non sarebbero in essere (così come ventilato) situazioni di crudeltà. Attivazione dunque, in stato di emergenza (visti i tempi della giustizia), di quella che dovrebbe essere invece una normale attività di controllo, sia all’interno del Parco, sia all’esterno, attraverso l’intervento di sele-controllori.

Indispensabile anche la sinergia con l’Ente Parco, rappresentato dal Commissario straordinario Arturo DIACONALE, il quale ha manifestato la sua disponibilità verso mini catture interne, e con l'Amministrazione provinciale, rappresentata dall’Assessore all'Agricoltura, Oreste PASTORELLI. Da parte sua, ha dato la disponibilità per azioni di sele controllo esterne all’area parco, essendo solo queste ultime di sua competenza. << Dobbiamo riconoscere una disponibilità del Prefetto che ringraziamo - ha dichiarato MATTIA - in quanto ha pubblicamente preso atto delle nostre richieste, ma noi riapriamo comunque lo stato di agitazione e siamo pronti a occupare la piazza, con cinghiali al seguito, se non si agirà in tempi rapidi >>. L’emergenza è dettata soprattutto dalla preoccupazione degli agricoltori di Amatrice essendo, questo periodo dell’anno, dedicato alla semina.