<< Ci teniamo innanzitutto a ringraziare l’Ente Parco per la disponibilità dimostrata nell’organizzare, per la prima volta, un incontro tecnico che ci ha visto discutere insieme (unica associazione di categoria presente) la bozza del nuovo disciplinare e del nuovo prontuario. Ci sono però alcuni punti che a nostro giudizio, e dei nostri associati, vanno rivisitati, come già enunciato durante l’incontro >>. Questa la dichiarazione di Enzo NESTA e Aldo MATTIA, rispettivamente Presidente e Direttore di Coldiretti Rieti, contenuta in una lettera inviata a Marcello MARANELLA (nella foto), Direttore del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, e al Sindaco di Amatrice, Sergio PIROZZI. Queste le proposte di modifica alle bozze presentate da Coldiretti: l’accertamento del danno e la conseguente stima dovrebbe essere effettuato da tecnici esterni, (agronomi, agrotecnici o periti agrari) incaricati dal Parco e non, come previsto dall’articolo 4 del disciplinare, dal CFS o da un tecnico dell’Ente Parco; l’accertamento del danno andrebbe eseguito entro 15 giorni, dal sedicesimo giorno il produttore agricolo potrebbe rivolgersi ad un tecnico abilitato ad effettuare la stima del danno, e in quel caso l’ente sarebbe tenuto a liquidare l’importo stimato dal professionista incaricato dal produttore; nel caso in cui il danno venga stimato nella misura del 50% il produttore andrebbe indennizzato per il 100% in quanto la superficie danneggiata è talmente ampia che rende impossibile le operazioni colturali;

andrebbe eliminata la differenziazione di trattamento tra IAP e imprenditore agricolo in quanto non riteniamo giusto che a quest’ultimo l’indennizzo sia ridotto al 50% come previsto dall’articolo 2 della bozza del disciplinare; andrebbero riviste le tabelle relative alle produzioni minime e massime delle colture, in quanto a giudizio di molti produttori, le produzioni che si ottengono sono in alcuni casi molto superiori a quelle previste dalle tabelle attuali. << La speranza è che questi punti vengano accolti e valutati con attenzione, in quanto nascono, come al solito, dall’esigenza di tutelare le nostre aziende. Crediamo sia fondamentale ragionare insieme nella ricerca di soluzioni comuni - ha concluso MATTIA - per il quale il negoziato rimane aperto. La sensazione è che, senza una solerte risposta dell’Ente Parco e del Comune, sia sempre in agguato il pericolo “PIAZZA” >>.

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