Scoperta una proteina responsabile di gravi malattie neurovegetative. Il blasone dei ricercatori reatini sta ora facendo il giro del mondo grazie a riviste scientifiche specializzate che hanno salutato con soddisfazione l’importante scoperta. << Considerata l’attività ricerca come elemento cardine del livello culturale di una università e gli investimenti che, negli ultimi anni, il Consorzio Universitario “Sabina Universitas” ha messo in atto per la realizzazione di nuovi laboratori allo scopo di favorire le attività di ricerca - ha dichiarato il Vice Presidente dell'Ateneo reatino, Dott. Maurizio CHIARINELLI - siamo felici di annunciarvi che nei primi giorni di gennaio il “Laboratorio di Medicina Sperimentale e Patologia Ambientale” ha pubblicato uno studio del nostro centro durato tre anni sulla rivista PLoS One >>. Nel panorama internazionale tutti parlano del lavoro di Rieti, ideato dal Prof. Maurizio SORICE (Università La Sapienza) e realizzato con la collaborazione del Dr. Vincenzo MATTEI (Polo Universitario di Rieti) e condotto con la partnership dell’Istituto Superiore di Sanità.

<< Il lavoro identifica una nuova proteina coinvolta nella regolazione della proliferazione e della morte cellulare programmata o apoptosi - ha dichiarato il Prof. SORICE, responsabile del Laboratorio di Ricerca e del Programma. Questi dati aprono nuove prospettive nell’identificazione di possibili target terapeutici nel cancro e nelle malattie neurodegenerative. Grazie a questo lavoro dal titolo: “Role of GD3-CLIPR-59 association in lymphoblastoid T cell Apoptosis triggered by CD95/Fas”, il nome del Consorzio Universitario “Sabina Universitas” consolida la sua posizione nell’ambito della ricerca biomedica ed entra a pieno titolo tra le università che hanno il merito di pubblicare su riviste scientifiche internazionali e dà al Polo di Rieti maggior prestigio e visibilità >>.

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