<< Ci siamo messi completamente a disposizione della Procura della Repubblica dando piena accessibilità agli atti e ai documenti e auspicando totale chiarezza nella speranza di porre fine una volta per tutte agli esposti anonimi >>. Questa la dichiarazione del Presidente dell’ATER Rieti, Valentino ANTONETTI (nella foto), dopo che questa mattina, presso gli uffici di Via degli Olivi, sono arrivati i Carabinieri del Comando provinciale su delega della Procura reatina. Alla base dell’attività dei Carabinieri, che volutamente ha inteso rendere nota ai cittadini lo stesso ANTONETTI, c’è la richiesta di accesso agli atti disposta dal Sostituto Procuratore, Dr.ssa Lucia De SANTIS. << Spero che sia questa la strada - ha continuato ANTONETTI - per mettere fine ad una serie interminabile di lettere anonime che hanno il solo scopo di destabilizzare. Non è stato facile fare il Presidente di questa Azienda soprattutto quando si trova troppo spesso la volontà di creare gratuiti discrediti che vanno ad intaccare la vita politica e professionale ma soprattutto quella personale e famigliare. La contestazione mossa riguarda peraltro una stessa già affidata alla guardia di finanza e consegnata il 18 febbraio 2008. Ho l’assoluta serenità per quanto realizzato e per come è stato realizzato. Stamattina non ho richiesto l’assistenza del legale davanti ai carabinieri ai quali io per primo e tutti gli uffici abbiamo messo a disposizione anche quanto non richiesto. Sono convinto che così facendo questa Amministrazione potrà completare il suo mandato non solo con un bilancio politico e amministrativo che ci gratifica e ci onora, ma anche con un bilancio “giudiziario”, di cui ne avremmo fatto volentieri a meno, ma che considero per così dire, “ad adiuvandum”.

Abbiamo motivo di ritenere che le lettere anonime provengano dall’interno dell’Azienda stessa: comunque aspetteremo la fine del procedimento e poi valuteremo come muoverci per appurare chi sta dietro questa attività e le modalità con cui sono state altamente costruite le congetture per screditare un CdA che per quattro anni ha sempre lavorato all’unanimità. E’ chiaro che qualificherebbe di più mettere una firma su una denuncia da parte di chi ne è l’autore. Dall’opposizione - ha concluso il Presidente dell'ATER provinciale - non ho mai formalmente avuto addebiti e contestazioni di qualsiasi genere rispetto alla gestione dell’Azienda, né tanto meno nel Consiglio regionale né tra i partiti politici regionali. Come è invece dovere istituzionale, ho mantenuto rapporti di collaborazione sempre proficua e costruttiva con il Sindaco di Rieti e con gli organi dell’opposizione. Non chiacchiere ma fatti alla mano: abbiamo consegnato ai cittadini un patrimonio immobiliare di circa 300 alloggi sull’intero territorio provinciale nel momento di massima crisi economica, posti di lavoro per 30 unità lavorative pagate con il bilancio dell’Azienda che a fatica ne pagava prima 23, non ho mai avuto rimborsi spese né goduto di autista in questi anni, non mi sono candidato né al Comune, né in Provincia né lo farò in Regione non approfittando in nessun modo del ruolo che ricopro >>.