Sabato prossimo, in onda su RAI Due, alle ore 23.30, il nuovo documentario del reatino Roberto PALOZZI dal titolo “Nepal - Vite in salita”. L’ultimo lavoro del regista e ricercatore (noto per i suoi reportage dagli angoli più remoti del pianeta) verrà trasmesso come puntata della celebre trasmissione di approfondimento giornalistico TG2 Dossier e racconta lo spaccato di miseria e povertà di alcune delle etnie più sconosciute del paese himalayano. In particolare, il documentario ripercorre i luoghi che sono stati le roccaforti del movimento rivoluzionario maoista, rimasti isolati dal resto del mondo per gli oltre 10 anni della sanguinosa guerra civile conclusasi nel 2008 e rifilmati per la prima volta proprio da PALOZZI. Filo conduttore della narrazione è la ripidezza dell’unica nazione al mondo che si estende in altitudine dalle pianure alluvionali del bacino del Gange fino alle più alte vette del pianeta, quale metafora della durezza delle vite che scorrono sempre e solo in salita.

Grande attenzione è dedicata alla ricchezza di biodiversità del Nepal, un patrimonio unico che potrebbe realmente rappresentare il fattore per la nascita di una economia moderna ed eco-sostenibile. Nei fatti, però, anche specie uniche e ad altissimo rischio di estinzione (panda rosso, leopardo nebuloso, gaviale, ecc.) continuano ad essere aggredite dal bracconaggio e dal contrabbando illegale frutto di miseria e sfruttamento dei più poveri. Nel documentario, il Prof. Valerio SBORDONI (zoologo e genetista di popolazioni dell’Università Tor Vergata) conduce alla scoperta delle bellezze selvagge del Nepal tra storie di sofferenza ma anche di speranza in un futuro migliore. << La cosa che mi inorgoglisce e che mi diverte molto di questo documentario - ha dichiarato l’autore PALOZZI - è che, inizialmente per caso e poi volutamente, sia stato un prodotto completamente “Made in Rieti”! Non solo il sottoscritto, infatti, è nato e cresciuto nella nostra città ma altrettanto lo sono anche Ilaria FRAIOLI (che ha curato il montaggio), Marco CAVALLI (artefice delle grafiche computerizzate) e Andrea ROSATELLI (autore delle musiche originali). Persino il Prof. Sbordoni è ormai un reatino d’adozione essendosi trasferito a Rieti con la famiglia >>.