Appuntamento a Micigliano, domenica 25 ottobre, con la tradizionale Festa della Castagna. Organizzata dall'Associazione Turistica Pro Loco, con il contributo della Regione Lazio, la manifestazione vuole promuovere, attraverso la degustazione di piatti tipici a base di castagna, la squisitezza e la prelibatezza dei pregiati marroni che qui si producono, il tipico “Marrone Antrodocano”. Il marrone è una varietà della castagna, si ottiene dal castagno selvatico con un particolare innesto, si sbuccia facilmente, ha una grandezza maggiore ed un sapore dolce. La coltivazione del castagno, a Micigliano, ha origini molto antiche e si presume che i primi a praticare questo tipo d’innesto siano stati i monaci benedettini dell’Abbazia dei SS. Quirico e Giulitta. Per molti anni le castagne hanno avuto grande importanza nell’alimentazione degli abitanti di Micigliano e dei paesi della Valle del Velino. Consumate arrostite, lesse, crude o a minestra, dato il loro notevole apporto nutrizionale, per secoli hanno sfamato intere generazioni di contadini. L’esodo dalla montagna e l’aumento di benessere, a partire dalla fine degli anni '50, hanno fatto si che tanti castagneti venissero abbattuti o abbandonati a loro stessi, provocando il rischio di far scomparire per sempre questo albero generoso. << E’ interesse di tutti contribuire, anche soltanto attraverso una semplice manifestazione - hanno dichiarato gli organizzatori - a riscoprirlo e a proteggerlo. In questa giornata di festa, il turista, l’escursionista, il visitatore occasionale e il raffinato buongustaio troveranno accoglienza, ospitalità ed avranno l’opportunità di assaporare gratuitamente le caldarroste offerte dall’organizzazione >>.