Pubblichiamo il testo integrale del documento, votato all'unanimita, della Conferenza dei Sindaci per la Sanità, svoltasi lo scorso 28 agosto. II documento è stato inoltrato al Presidente della Regione Lazio MARRAZZO (nella foto) e Commissario ad acta per la Sanità e mira a difendere il diritto alla salute nel nostro territorio provinciale:

<< La Conferenza locale per la Sanità di Rieti ha esaminato il piano presentato dal Commissario ad acta, On. Pietro MARRAZZO, nella riunione del 3 agosto scorso ai sindaci dei capoluoghi e ai presidenti delle provincie del Lazio, inerente la "Individuazione del fabbisogno di posti letto per acuti, riabilitazione e lungodegenza nella Regione Lazio per l'anno 2009 e conseguente riorganizzazione e riqualificazione della rete e dell'offerta ospedaliera regionale. Integrazioni e modifiche ai Decreti del Commissario ad acta n°25/08 e n°43/08";

premesso e sottolineato che il “bene salute” è priorità assoluta ed inalienabile che va perseguita nell’esclusivo interesse della collettività e lontano da logiche ragionieristiche e di risparmio;

preso atto di quanto richiesto e sollecitato dal Presidente della Regione Lazio e Commissario ad acta, On. Pietro MARRAZZO, nella propria del 31 luglio 2009, prot. Regione Lazio n°675/09, e nella riunione del 3 agosto scorso, ovvero sia, di avviare una consultazione con le forze sociali e con le Istituzioni loco territoriali coinvolte nel "piano di riordino della rete ospedaliera", preventiva e condizionante l'emanazione stessa del Decreto Commissariale di cui sopra;

considerato quanto emerso nella Conferenza Locale per la Sanità del g. 11 agosto 2009, e quanto elaborato nella Commissione ristretta di lavoro deliberata nella stessa data, e composta da alcuni sindaci, dai consiglieri regionali della Provincia di Rieti, dal Delegato della Provincia di Rieti, dai rappresentati di CGIL, CISL, UIL, UGL, riunitasi in data 17 agosto 2009;

ribadito che la norma nazionale indica, a tutela della salute, uno standard minimo essenziale pari a 4,5 p.l. per mille abitanti. Nel dettaglio, 3.455 posti letto per acuti ogni mille ab.; 0,7 p. l. per la riabilitazione ogni mille ab.; 0,3 p. l. per la lungodegenza ogni mille ab.; 0,045 p. l. psichiatrici ogni mille ab. Mentre è evidente allo stato attuale una disomogenea distribuzione dei posti letto per acuti in ambito regionale; si va dai 10,96 p.l. ogni mille ab. della ASL RM E, ai 6,64 p.l. ogni mille ab. della ASL RM A, ai 3,15 p.l. ogni mille ab. per la ASL di Rieti;

evidenziate alcune peculiarità socio territoriali della Provincia di Rieti; problematiche della popolazione, connesse all'assetto del territorio montano, dispersivo e frastagliato con insediamenti molto parcellizati, densità abitativa della provincia pari a circa 56 abitanti per km quadrato, in presenza di tre nuclei di accentramento che raccolgono il 50% dell'intera popolazione. Grandi difficoltà di trasferimento nell'ambito di tutto il territorio provinciale, (circa 2750 km quadrati, e 73 comuni), a causa di distanze molto elevate, correlate ad una pessima rete viaria, oltre 60 km tra i tre presidi ospedalieri, con aumento esponenziale del disagio in periodo invernale. La composizione della popolazione, con il relativo indice di vecchiaia (175,6 contro il 132,8 del Lazio) che porta la popolazione residente, circa 155.000 abitanti, a valori pesati di circa 168.000. Popolazione, oltretutto, che aumenta in maniera significativa specie nei periodi festivi e stagionali, stante la vocazione turistica di gran parte della provincia Sabina.

richiamato il disposto della L.R. 6 aprile 2009, n°9 “Norme per la disciplina dei distretti socio-sanitari montani”;

richiamato il disposto della Deliberazione di G.R. del 19 giugno 2007, n°433 “indicazione e interventi per la realizzazione di iniziative tese ad integrare le attività sanitarie e socio sanitarie. Incentivazione dei processi di de-ospedalizzazione nella Regione Lazio”;

tutto quanto detto,

conferma la validità del Decreto del Commissario ad acta n°43/08 che in sintesi prevede per la sanità ospedaliera e territoriale reatina:

la riallocazione in provincia di 60 posti letto per acuti nell’ambito del Presidio Ospedaliero Unico Integrato di Rieti, Amatrice e Magliano in Sabina con rideterminazione del numero totale dei posti letto in 446;
un gap di sanità intermedia da colmare di 326 posti letto (RSA);
l’assegnazione di 4 posti letto di hospice;
l’attivazione di un Presidio Territoriale di Prossimità con 10 posti letto a Magliano Sabina ed Amatrice;
Piano di riorganizzazione e rientro condiviso con i Sindaci di Amatrice e Magliano in Sabina e con le Organizzazioni Sindacali;

conferma la validità dell’accorde del 24 settembre 2008 sottoscritto dal Vice Presidente On. E. MONTINO e le OO.SS. CGIL, CISL, UGL presso la Giunta regionale del Lazio in particolare relativamente alla autorizzazione alla attivazione di 150 posti letto di riabilitazione post-acuzie e lungodegenza medica di cui la Provincia di Rieti è totalmente sprovvista;

esprime, altresì, al Commissario ad acta il proprio parere contrario alla proposta di riordino della sanità ospedaliera regionale presentata il 3 agosto 2009, in quanto:

prevede la chiusura degli stabilimenti ospedalieri di Magliano in Sabina e di Amatrice, centri essenziali per il sistema ospedaliero provinciale nell’ambito del Presidio Ospedaliero Unico Integrato di Rieti, Magliano S. ed Amatrice. Il Marzio MARINI è collocato nella bassa Sabina e riveste un ruolo sanitario importante di risposta al bisogno sanitario della popolazione reatina, e strategico perché nelle immediate vicinanze della A1, una delle più importanti autostrade italiane. Il secondo, quello di Amatrice, è presidio ospedaliero “montano”, come confermato dalla L.R. 9/09, inalienabile per la realtà loco territoriale amatriciana, penalizzata da forti disagi climatici e viari. All’uopo si allegano come parti integranti al presente le deliberazioni dei Consigli comunali di Amatrice e Magliano in Sabina in cui all’unanimità si esprime parere contrario alla chiusura dei due nosocomi. E’ evidente, inoltre, che le particolarità orografiche del territorio reatino impongono una spalmatura dei posti letto per acuti perlomeno sui tre poli esistenti, ovvero sia il DE' LELLIS, il F. GRIFONI e il M. MARINI; la chiusura dei due satelliti territoriali comporterebbe un immediato sbilanciamento del sistema con alto rischio di collasso della gestione dell’assistenza sanitaria;

prevede, per la Provincia di Rieti, un indice di letti per acuti di circa il 2,2 per mille abitanti, ben al di sotto del 3,455 previsto dalla norma nazionale, in una realtà locale in cui, oltretutto, l’unico erogatore di servizi sanitari è il Servizio Sanitario pubblico, data la totale assenza di Case di Cura private.

Invita, inoltre, il Commissario ad acta:

al rispetto di tutto quanto condiviso e contenuto nel Decreto Commissariale n°43/08 e e nell’accordo del 24 settembre 2008 sopra richiamati; al rispetto di quanto previsto nella D.G.R. n°433/07;

a disporre ogni provvedimento necessario affinché vengano rispettati su tutto il territorio della Provincia di Rieti i tempi di intervento del sistema dell’emergenza sanitaria, gestita dall’ARES 118, con il mantenimento delle postazioni 118 esistenti e con il potenziamento della rete emergenza urgenza attraverso il servizio di elisoccorso, unico servizio, al momento pressocchè assente, in grado di garantire su tutto il territorio il rispetto dei tempi di risposta alla emergenza sanitaria. In particolare si richiede il mantenimento delle postazioni di Leonessa e Paganico così come strutturate;

a destinare risorse sufficienti per le attività di prevenzione sanitaria, necessarie e fondamentali per tutelare la salute pubblica.

Dette richieste sono essenziali per garantire i livelli minimi di assistenza alla popolazione della Provincia di Rieti. Un territorio troppo spesso penalizzato da logiche “centrali” e da necessità ragionieristiche di taglio della spesa pubblica. Su questa linea la provincia Sabina ha già contribuito al massimo delle proprie possibilità e con sacrificio al piano di rientro, condividendo le scelte operate e disposte nel Decreto Commissariale n°43/08. Pertanto non sono più tollerabili ulteriori tagli assistenziali.
Nella certezza di essere ascoltati e compresi dalla Amministrazione regionale, si rimane in attesa dei “fatti” concreti indicati e confermati in questo documento, nella convinzione che il tavolo politico istituzionale sappia risolvere le problematiche attraverso il dialogo e la mediazione. Il non rispetto degli impegni assunti nel D. C. n°43/08 e nell'accordo con i Sindacati del 24 settembre 2008 farà immediatamente ricorrere i comuni del territorio reatino in Tribunale, onde difendere il diritto fondamentale, quello della salute >>.