Dal 24 al 26 luglio, torna l'attesissimo "Palio de' li Saraceni", organizzato dall'Associazione "I cavalieri di Takepradus". La manifestazione rievoca le gesta di Archiprando da Rieti, una sorta di Alberto da Giussano nostrano. Archiprando (chiamato anche Akiprando o Takeprandus nelle fonti antiche) guidò, poco prima dell'anno 1000, le popolazioni sabine contro l'invasione dei mussulmani. Era dell’alta Sabina, a nord di Rieti, ed era un duca longobardo. Infatti, la Sabina all’epoca faceva parte del Ducato longobardo di Spoleto. Più precisamente era un falacrinese, cioè un abitante di Falacrinae. Il villaggio di Falacrinae (che diede i natali all'Imperatore VESPASIANO) è stato abitato fino all’alto Medioevo. Oggi i ruderi di questo paese si trovano nel territorio del Comune di Cittareale. Per fronteggiare i mussulmani, sbarcati nel’828 a Civitavecchia, si formò un esercito formato da uomini provenienti da tutti i centri della Sabina. L’armata guidata da Archiprando da Rieti sconfisse i Saraceni e li cacciò definitivamente dalla Sabina. La battaglia fu combattuta nei primi mesi del 910 nei pressi di Trebula Mutuesca (l'odierno Monteleone Sabino). La rievocazione, insieme ad altre iniziative di contorno, si svolgerà presso il campo sportivo comunale, in loc. Marcetello.