"Arduino ANGELUCCI, pittore", è il titolo della nuova mostra promossa dalla Fondazione VARRONE di Rieti, che sarà inaugurata venerdì 14 dicembre, alle ore 17.30, per concludersi il 10 febbraio 2008, presso la Sala mostre di Palazzo POTENZIANI. Sono 77 le opere esposte, quasi tutte inedite, tra dipinti, disegni, bozzetti che si riferiscono all’intero arco di attività, dai primi lavori del 1919, fino all’ultimo olio su tavola dipinto nel 1981, permettendo così una lettura completa del linguaggio figurativo del Maestro. L’artista reatino di nascita, ma romano per formazione artistica, è conosciuto e ammirato per le sue grandi figurazioni parietali. Prezioso il fregio figurativo che l'artista ha realizzato, tra il 1936/38, nel Salone d'onore del Palazzo del Governo di Terni e gli affreschi realizzati nell'Aula magna dell'Università di Palermo. Ancora oggi particolarmente apprezzata è la sua pittura murale nel prestigioso Palazzo della CARIRI di Rieti. La Mostra si prefigge l’obiettivo di far conoscere una straordinaria parte della sua produzione artistica quasi del tutto sconosciuta al grande pubblico, la pittura di cavalletto. << Abbiamo deciso di realizzare una mostra monografica del compianto pittore Arduino ANGELUCCI per la sua valenza artistica, apprezzata anche fuori dai confini provinciali - ha dichiarato il Presidente della Fondazione VARRONE, Avv. Innocenzo DE SANCTIS. ANGELUCCI viene considerato un maestro dell’arte pittorica e proprio per questo si è deciso di presentare uno spaccato della sua produzione artistica, riferito soprattutto alla pittura da cavalletto con l’intento di ricostruire l’evoluzione, la più completa possibile, di importanti momenti creativi >>.

Il Direttore artistico della Mostra, Franco BELLARDI, anticipa che la mostra sarà molto dinamica e riserverà delle piacevoli sorprese. L’esposizione sarà divisa in due sezioni, nella prima saranno allineate le 77 opere, nella seconda saranno esposte 13 riproduzioni fotografiche riguardanti particolari delle più note realizzazioni parietali e dei relativi “cartoni”. << Nell’ultima composizione del 1981, si definisce magistralmente un raggiungimento lirico sensibilissimo regolato da una composizione “a strati”, che evidenzia convinzioni linguistiche in una notevole sintesi formale, quasi un testamento culturale e artistico - ha sottolineato BELLARDI. A partire dagli anni della maturità, è molto evidente l’originalità di ANGELUCCI, la ricchezza culturale e umana del Maestro, che fanno dell’Artista un insostituibile punto di riferimento, giustamente collocato in una pagina della storia dell’arte >>.

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