Con il ricordo della grande Katerina MAXIMOVA (nella foto), una delle grande icone della danza del ‘900 spentasi nella passata notte, si è svolta, presso la Biblioteca comunale Paroniana, la conferenza sulla danza "Omaggio ai Ballets Russi", a cura di Carmela PICCIONE. << A lei, star irraggiungibile del ‘900, non soltanto per la bravura ma anche e soprattutto per la personalità che emanava - ha esordito la PICCIONE - voglio dedicare quest’incontro che si colloca tra le iniziative collaterali del XIX Concorso Internazionale di Danza “Città di Rieti”. Un appuntamento, quello odierno, che vuole al tempo stesso essere un doppio omaggio. Da una parte infatti ricorre il centenario del futurismo, dall’altra sono passati esattamente 100 anni dalla nascita dei Ballets Russi. Al centro della conferenza la figura del grande impresario DIAGHILEV, artista geniale e scopritore di talenti. Grazie a lui partì il grande fenomeno culturale dei Ballets Russi che si irradiò in tutto il mondo. Un rapporto fecondo - ha spiegato la PICCIONE - quello tra DIAGHILEV e l’Italia ma senza grandi risultati: il contesto fascista fece sì che l’artista fosse visto come uno straniero con la “s” maiuscola da cui prendere le distanze. Nonostante questo proliferarono incontri importanti tra DIAGHILEV e musicisti di livello; incontri che si esaurirono al momento ma che, a distanza di un secolo, vengono oggi rivalutati per la loro valenza culturale >>.

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