<< Quella decisa dal Ministro GELMINI è una riforma-mannaia che si abbatte sul mondo della scuola senza averne esattamente calcolato le reali conseguenze >>. E’ quanto denunciano il Presidente della Commissione regionale Scuola, Anna Maria MASSIMI, ed il Capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe PARRONCINI (nelle foto). << Nel solo Lazio le richieste presentate per l’ottenimento del tempo pieno (40 ore) arrivano al 53% e difficilmente riusciranno ad essere coperte perché la contemporanea riduzione del numero di collaboratori ed insegnanti, circa 5mila, non lo consentirà. A ciò si aggiunga che, a tutt’oggi, manca una mappa dettagliata dei plessi scolastici e che l’aggregazione imposta dalla riforma è stata fatta solo sui numeri e pertanto, oltre a creare super-classi di 30-33 alunni, dimentica di considerare le spese sui trasporti e sulle mense, i tempi di percorrenza, la mancanza di aule e la necessità di rispettare il disposto della legge sulla sicurezza 626 che impone per ogni alunno uno spazio fisico di almeno 2 metri quadrati. A risentire delle misure stabilite dal Governo saranno in particolare i piccoli comuni, sul nostro territorio presenti soprattutto nelle zone della Tuscia e della Sabina, in cui assisteremo ad una vera e propria situazione di emergenza. Invitiamo pertanto il Governo - hanno concluso i due esponenti del PD - ad analizzare con attenzione le differenti esigenze che provengono dei territori sulla base delle segnalazioni pervenute dalla Regione e ad elaborare soluzioni che assicurino un diritto inalienabile quale è quello allo studio >>.