Una vera e propria svolta! E’ questo che ci si attende dall’Ordinanza commissariale n°100/2020 per far decollare e far procedere con ritmo spedito la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016. Per semplificare al massimo la ricostruzione serve comprendere a fondo il cambiamento culturale che è alla base di questa recente ordinanza: al professionista abilitato è assegnata la “gestione  iniziale” delle verifiche di conformità legale dell’intervento mentre agli Uffici Speciali per la Ricostruzione sono assegnate le funzioni di controllo che verranno esercitate in maniera collaborativa per favorire la corretta realizzazione dell'intervento e non per ostacolarla. La nuova procedura di certificazione degli interventi affidata ai progettisti è in vigore dal 25 maggio scorso e l’USR Umbria ha voluto dare il via ad una serie di incontri con gli attori della ricostruzione per facilitare la corretta applicazione delle nuove procedure di semplificazione. Nella sede folignate, alla presenza di Stefano PROIETTI NODESSI, Direttore regionale e coordinatore dell’USR; di Filippo BATTONI, dirigente dell’USR e di Gianluca FAGOTTI, responsabile dell’USR; si sono tenuti due seminari formativi per illustrare le principali novità ai sindaci e agli uffici tecnici comunali del cratere e al di fuori del cratere.

 

Per informare sul nuovo assetto delle regole, il prossimo appuntamento sarà a Spoleto, per venerdì 3 luglio, presso il Teatro Nuovo, alla presenza della Presidente della Regione Umbria, Donatella TESEI, e del Commissario Straordinario Sisma 2016, Giovanni LEGNINI. Alla vigilia del quarto anno dal terremoto, gli addetti ai lavori sono convinti che la corretta applicazione dell’Ordinanza n°100/2020 sia l’ultimo treno che possa dare impulso alla ricostruzione e alla ripresa del centro Italia. Da qui la necessità di chiudere rapidamente anche la partita dei danni lievi la cui scadenza, fissata al 30 giugno, verrà prorogata di qualche mese per dare la possibilità a tutti di presentare le domande dopo la sospensione forzata a causa dell’emergenza Covid-19.