Annullata l’edizione 2020 e appuntamento per il 2021.  Ne danno notizia gli organizzatori, l'Associazione Culturale Ponte Levatoio: << In questo momento di crisi globale i nostri pensieri vanno alle vittime del Covid-19 e a chi sta combattendo con la malattia. Ci auguriamo che per giugno la situazione migliori, in Italia e non solo, ma al momento non siamo in grado di poter lavorare all’organizzazione del festival - ha dichiarato il Presidente Francesco RASPA. Ci arrendiamo a malincuore all'idea, ma a oggi non è possibile immaginare quale sarà la situazione per giugno-luglio 2020 >>. Infatti, al momento non ci sono le condizioni, sia pur minime, per capire come contattare gli artisti (alcuni dei quali vengono dall'estero) e quali iniziative potranno essere organizzate nel corso dell'estate. L'annullamento dell'edizione 2020 di Cambio Festival è dunque una decisione presa a malincuore, anche visto che gli organizzatori sanno quanto la rassegna sia un motore non solo culturale ma anche economico per il territorio. << Ma preferiamo annullare il Festival del 2020 e garantire un'edizione di alti livelli nel 2021, piuttosto che lavorare per un'edizione che quasi sicuramente non potrà essere fatta con la qualità degli altri anni. Ripartiremo e lo faremo nel segno della positività - ha concluso RASPA, aggiungendo gli auguri personali, e di tutta l'organizzazione, a tutti coloro che, a vario titolo, sostengono il Cambio Festival >>. Nato nel 2000, per iniziativa dell’Associazione Culturale Ponte Levatoio, la manifestazione assisana prende il nome dal medievale Castello dei Figli di Cambio, animato dall’ambizione di coniugare l’amore per la musica e l’arte con la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio, di cui il Castello costituisce un raffinato esemplare ed una inimitabile cassa armonica naturale. L’intento è concretizzare il concetto che dà il nome all’Associazione Ponte Levatoio (mutuato dall’antico elemento architettonico caratterizzante la funzione difensiva del Castello di Palazzo), ovvero gettare un ponte di comunicazione attraverso la via dell’incontro come occasione di crescita culturale e di scambio fecondo.