Dal 1989 al 2019: una grande passione che da trent’anni accompagna il popolo delle Gaite, che esplode nella festa, che scandisce la vita di tutto l’anno. San Giovanni, San Giorgio, Santa Maria e San Pietro sono ormai come famiglie in cui ci si ritrova, si crea, si lavora duro, si litiga, si cresce, ci si dispera e si esulta; dove qualcuno va via, altri si aggiungono … Ma di sicuro, da quando alcune associazioni bevanati hanno avuto la prodigiosa idea del Mercato delle Gaite, la vita nel borgo è molto cambiata. La manifestazione si è via via strutturata acquisendo competenze e raggiungendo traguardi, affinando strumenti, inventando storie, ricostruendo ambienti e scene di vita medievale come nei grandi set cinematografici, che non a caso si rivolgono a Bevagna e alle Gaite per realizzare produzioni importanti dedicate all’età di mezzo.

 

In trent’anni, Il Mercato delle Gaite si è trasformato in un potente attrattore turistico e  in un motore economico fondamentale per tutto il territorio. Ma per i bevanati è sempre e innanzitutto un’agguerrita competizione, con il suo carico di gioia irrefrenabile e delusione cocente. L’edizione 2019, presentata alla stampa locale, a Palazzo LEPRI, dal Podestà Claudio CECCONI e dal Prof. Franco FRANCESCHI, referente scientifico della manifestazione e da anni grande amico delle Gaite, si preannuncia ricca di eventi fra tradizione e innovazione. A partire dal Banchetto Medievale che precede l’apertura del Mercato, previsto per l’8 giugno nella quinta naturale di Piazza SILVESTRI, e che ci porterà idealmente nel refettorio del convento dei domenicani di Mevania con “Nomen Omen. Coena in refectorio fratrum”, organizzato quest’anno dalla Magnifica Gaita San Pietro.

Dal 20 al 30, dall’evento inaugurale alla proclamazione della Gaita vincitrice, un cartellone intenso lungo 10 giornate: spettacoli, musica, animazione e cucina medievale accompagneranno le gare tra le quattro Gaite. L’apertura della kermesse rievocativa, quest’anno curata collegialmente dai quattro cerimonieri, si preannuncia come un evento di primo piano. Prendendo spunto da una cronaca veneziana del 1268, infatti, sfileranno nel cuore di Bevagna tutte le arti e i mestieri realizzati dalle quattro Gaite nei trent’anni di vita della festa: tanti prodotti e strumenti, dunque, e carri, animali, tamburi, stendardi, con più di 200 figuranti in costume. Le premesse ci sono tutte affinché anche in questo trentesimo anno Bevagna venga di nuovo incoronata città delle Gaite.