Lo scorso 10 aprile è stato formalmente costituito il nuovo Gruppo FAI di Rieti, coordinato dalla Presidenza Regionale FAI Lazio e nato dall'esigenza di far scoprire i tesori artistici del territorio reatino. Un obiettivo importante sarà formare i giovani nella conoscenza delle bellezze naturali, dei monumenti e degli edifici di pregio, affinché possano diventare ambasciatori esperti del territorio sabino. L'appuntamento è per martedì 30 aprile, alle ore 15.00, presso la Sala consiliare di Palazzo Città, per la conferenza stampa di presentazione. Coordinerà l'iniziativa Emanuela VARANO, Capo Gruppo del FAI di Rieti. Interverranno: Giuseppe MORGANTI, Presidente Regionale FAI del Lazio; Valeria GRILLI CARANDINI, della Consulta Regionale FAI del Lazio; Stefania SANTARELLI, responsabile dei Rapporti con le Istituzioni Scolastiche del Gruppo FAI di Rieti; Claudia CHIARINELLI, delegata alle Politiche Scolastiche della Provincia di Rieti; Letizia ROSATI, delegata alle Politiche Scolastiche del Comune di Rieti. Gli altri membri che fanno parte del Gruppo sono: Francesco MAMMOLI, Matteo DI MARIO, Patrizia PALENGA, Simone NARDELLI, Elena ADRIANI.

 

Il prossimo evento che il Gruppo realizzerà sarà nel mese di ottobre, in vista dell'evento nazionale denominato “Giornate FAI di Autunno”, con aperture straordinarie di luoghi non usualmente visitabili al pubblico. L'intento è quello di rivitalizzare, attraverso la cultura e il turismo, non solo Rieti, ma anche i comuni del cratere duramente colpiti dal terremoto. Interesse particolare verrà riservato alla conoscenza dell'ambiente naturale, come gli alberi secolari e monumentali, vere e proprie icone del nostro paesaggio. Lo studio degli alberi sarà rivolto soprattutto ai più piccoli, che impareranno a rispettare e prendersi cura di queste preziose risorse. Nel nostro territorio provinciale, il Gruppo FAI di Rieti si aggiunge al Gruppo FAI Sabina di Poggio Mirteto, già attivo da più di un anno e con il quale è stata avviata una proficua collaborazione con la finalità di favorire una maggiore conoscenza dei reciproci territori di riferimento.