Per gli edifici danneggiati dal terremoto in Viale CAVOUR e SS. Pietro e Paolo è emersa la volontà di poter ridurre l’altezza degli stessi per motivi di sicurezza e magari la possibilità di delocalizzare, anche in maniera parziale, l’unità immobiliare per un assetto urbanistico diverso. Questo è quanto emerso e richiesto in occasione degli incontri partecipati tra la cittadinanza casciana e l’Università IUAV di Venezia che, al riguardo, sta elaborando uno studio, le cui conclusioni saranno rese note a gennaio. L’obiettivo della ricerca è consentire il coinvolgimento della comunità alla progettazione della ricostruzione, seguendo la logica della progettazione anticipata. In particolar modo si vuole studiare il rapporto tra la periferia e il centro storico, le problematiche di utilizzo e di gestione degli spazi pubblici, la qualità fisica dell’alloggio e la disponibilità di spazio abitativo, la qualità e la quantità di servizi offerti alla cittadinanza, e infine la percezione del livello di sicurezza dei luoghi.

 

<< Muovo un appello alle autorità nazionali e regionali - ha dichiarato Gino EMILI (nella foto, di Rita PECCIA), Vice Sindaco e Assessore alla Ricostruzione del Comune di Cascia - affinché si possa modificare la normativa che attualmente consente la demolizione e ricostruzione dell’unità immobiliare nella sua interezza e non parzialmente. Tenendo conto che siamo in una zona fortemente sismica, si dovrebbe procedere alla costruzione di edifici senza che ci ritroviamo tra una quindicina di anni con gli stessi problemi >>.