di Roberto PASQUA

Carissima Comunità tutta, un sincero grazie a tutta la popolazione per la grande e rinnovata manifestazione di fiducia accordatemi, riponendo nei miei confronti una preziosa opportunità che porterò avanti con tenacia ed entusiasmo. Nel momento in cui ci apprestiamo ad intraprendere questa nuova esperienza, per risollevare la gloria di Castelluccio e per tutelare ed aiutare la cittadinanza tutta di cui con cura ci faremo portavoce e attivi rappresentanti, vorrei rivolgere innanzitutto un caloroso ringraziamento e un saluto di benvenuto a tutto il nuovo Consiglio della Comunanza Agraria di Castelluccio (nella foto), che da oggi risulta così composto: ad affiancarmi per i prossimi cinque anni avrò i consiglieri Carla CAPONECCHI, Romolo COCCIA, Antonio CONTI e Adorno PIGNATELLI. Consentitemi specialmente di rivolgere un sentito ringraziamento a Carla CAPONECCHI, la quale sarà la prima testimonianza nella storia della Comunanza Agraria di Castelluccio di una figura femminile all’interno del Consiglio. Sono certo che con la sua grande sensibilità sarà in grado di farsi interprete anche di tutto il mondo femminile che anima la nostra frazione, a lungo estromesso da una partecipazione attiva alle decisioni della collettività e che invece voglio coinvolgere, così da avere in Consiglio una vera rappresentanza omnicomprensiva di tutte le componenti della comunità castellucciana. È per me un grande motivo di onore ed orgoglio ricoprire questo importante ruolo in un momento così delicato per tutti, vista la drammaticità degli accadimenti che ci hanno fortemente colpito.

 

Ma non per questo dobbiamo abbatterci ed arrenderci, bensì esattamente l’opposto: batterci per risollevarci in un momento di grave stasi sotto qualsiasi punto di vista: da quello economico, con l’obiettivo di poterne ricostruire un tessuto prima possibile, a quello sociale, perché il legame presente tra la comunità all’interno dei nostri cuori è così forte da vincere qualsiasi imprevisto o calamità, neanche un terremoto di una forza mostruosa è riuscito a indebolire quel senso di comunità e di partecipazione di cui Castelluccio è da sempre stato un vivo esempio e modello. Il nuovo Consiglio di Amministrazione infatti provvederà in ogni modo possibile a riunire una comunità che al momento presente è troppo dispersa e frammentata al suo interno, con la chiara finalità di poter coinvolgere nella vita della frazione tutte le sue componenti. E questo desiderio è rivolto sia alle persone che hanno riposto in noi il loro consenso, sia a tutte quelle persone che invece non hanno espresso in noi la fiducia nel voto o non hanno votato affatto. Questo vuole essere un vivo interesse al confronto di idee, per discutere e confrontarsi, anche qualora queste idee siano contrapposte, perché è proprio lì che matura e cresce una Comunità. L’esperienza ci conferma che solamente attraverso uno sforzo unitario è possibile raggiungere i migliori obiettivi di crescita e sviluppo, sia sociale che economico, ai quali tutti indistintamente puntiamo. È opportuno trovare una compattezza che ci permetta di presentarci uniti nei vari contesti, perché solo così avremo modo di affermare le nostre idee e trovare soluzioni ai nostri problemi. Questo non è così facile, ma non per questo impossibile: occorre senso di responsabilità e una giusta dose di saggezza per trovare un equilibrio e una giusta armonia.

Credo fermamente nel valore della dialettica di visioni differenti, nel vivo interesse di tutti, in particolare con apporti costruttivi. È il cittadino, il singolo utente, il singolo abitante di Castelluccio, con i suoi bisogni concreti, che deve essere sempre più messo al centro dell’attenzione di tutta la collettività e anche in forza di queste considerazioni che ci sentiamo impegnati a moltiplicare i luoghi e le occasioni di incontro e aggregazione, anche sviluppando nuove occasioni ricreative e ludiche, al fine di arricchire il nostro meraviglioso territorio di socialità e vivibilità. Ci impegneremo in un confronto incessante, fino a farlo diventare quotidiano, con le principali istituzioni rilevanti con la nostra frazione e la nostra stupenda terra, a partire dal dialogo con il Comune di Norcia e la Regione Umbria, nonché con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, tutte istituzioni le quali dovranno dare un grande sostegno tangibile per Castelluccio, il nostro borgo piegato, in termini di strategie da intraprendere per farlo tornare in tutto il suo splendore. Spaziare, questo sarà il nostro compito in questo momento: essere il perno di tutti e tutto, a tutela del territorio e della Comunità. E in ciò alcuni consiglieri eletti, che sono presenti a Castelluccio come proprietari di strutture turistiche e ricettive, si dedicheranno a quella che sarà la politica del turismo di Castelluccio, per la sua promozione e valorizzazione, intercettando le continue trasformazioni della realtà odierna.

Non possiamo nasconderlo perché è chiaro a tutti: Castelluccio al momento è un cantiere aperto. Per questo invitiamo tutte le persone interessate, anche coloro che vogliano solo esprimere una forma di considerazione oppure vogliano dare un apporto concreto o magari fosse anche una sola idea, a farsi avanti e proporla, perché si tratta di prendere carta e penna e scrivere il futuro della nostra frazione, il futuro di Castelluccio. Sta a noi disegnarlo. Che la creatività e le belle idee vengano esternate e noi cercheremo, ove possibile, di metterle in pratica. In questo, bisogna considerare il grande apporto che oggi viene dai social network, dove giorno per giorno fortunatamente Castelluccio non viene dimenticato bensì è sempre magnificamente rimasto al centro dell’attenzione. Il nostro gruppo Facebook “Comunanza Agraria di Castelluccio” o tutti gli altri gruppi possono essere una fucina di idee da cui saggiamente attingere. Ma veniamo ad oggi, al tempo presente. Ecco i nostri primi progetti già in programma: 1) prima di tutto una nuova costruzione: vogliamo realizzare una nuova struttura che possa fungere da chiesa in questo momento che Castelluccio ne è priva: verrà realizzata lungo la strada che va verso il cimitero, sulla destra dove già è presente uno spiazzo più avanti dell’agriturismo Il Guerrin Meschino. In questo modo, tutte le funzioni religiose ed eucaristiche potranno essere svolte in loco anche quando la temperatura non permetterà delle celebrazioni all’aperto; 2) immediata sistemazione del cimitero di Castelluccio e la sua messa in ripristino, così come anche della chiesa della Pineta Italia; 3) la terza è una scelta progettuale ambiziosa ma speriamo di riuscirvi: vorremmo predisporre tutto un sistema di illuminazione intorno alla Pineta Italia, ma ribadiamo ove ci venga concesso. L’atmosfera che si creerebbe di sera sarebbe stupefacente a simbolo di un forte messaggio: l’Italia, quella della solidarietà e del volontariato, che tanto ci è stata vicina e speriamo tanto continui a farlo negli anni avvenire, rimarrà sempre nei nostri cuori. Per tutti i momenti di vicinanza, di aiuto concreto, o anche di un semplice conforto. La visione che risulterebbe dall’illuminazione sarebbe mozzafiato.

Queste le nostre prime proposte, speriamo di allargarle e integrarle il prima possibile alla grande forma di aiuto che in precedenza abbiamo concesso agli utenti colpiti dagli accadimenti sismici, cioè l’esonero dal pagamento dei canoni di affitto per due anni, beneficio che vorremmo prorogare fino a che la situazione possa tornare ad avere una parvenza di normalità. Oltre a chiedere ciò che Castelluccio può fare per voi, chiedetevi cosa voi potete fare per Castelluccio. Grazie a tutti.