Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

<< L'ultimo "regalo" del Governo ai terremotati? Far pagare, in un'unica soluzione ad  artigiani e piccoli imprenditori e in nove rate tutti gli altri, le imposte che in questi mesi erano state sospese a causa del sisma. Proprio così: dopo aver perso tutto, essere stati costretti per un anno a vivere in hotel o in appartamenti in affitto (pagati spesso molto più di quanto valessero), il Governo verrà anche a chiederci il conto, e lo farà pretendendo tempi strettissimi per il pagamento e nessuna proroga (fonte ODCEC di Macerata e Camerino, Dr. Alberto CAVALLARO). Come se loro, invece, i tempi per la consegna delle casette o la rimozione delle macerie li avessero rispettati. Anche per questo il 21 ottobre i terremotati manifesteranno a Roma, davanti a Montecitorio i Coordinatori dichiarano: "Per mesi abbiamo cercato un dialogo con il governo ma le nostre proposte e i solleciti a fare presto sono stati ignorati del tutto. Ci avviamo al secondo inverno e ancora migliaia di persone sono fuori dalle loro case, lontani dai luoghi nei quali avevano deciso di vivere. La consegna delle Sae è in molte aree del cratere in alto mare, le macerie sono tutte lì (come se non fossero passati 14 mesi). Interi borghi sono isolati a causa di una viabilità mai ripristinata e alcuni mesi fa abbiamo dovuto subire persino l'affronto della "gestione" dei fondi degli SMS solidali, destinati a piste ciclabili e altri progetti del tutto inutili. Ciò che più ci ha convinti a scendere in piazza però è stata la totale insensibilità nella comprensione delle esigenze reali dei terremotati, la distanza siderale tra chi siede nelle stanze dei bottoni e chi - come noi - vive il dramma di aver perso il passato, il presente e spesso anche il futuro”.

 

Tra i 96 comitati annoveriamo fior di professionisti, ingegneri, architetti, geometra, avvocati che hanno contribuito ad avanzare proposte risolutive che porteremo all’attenzione del Governo. Alla manifestazione del 21 (ore 10.00) arriveremo attraverso un percorso di assemblee popolari nei comuni del cratere: sabato scorso, ad esempio, a San Severino Marche 200 persone, 6 sindaci e molti amministratori locali si sono confrontati ed hanno convenuto che è giunto il momento di manifestare, di alzare la testa, di gridare quello che finora è stato fatto. Poco e male. Il ciclo di assemblee proseguirà domenica 15, alle ore 11.00, ad Amatrice (sala cinema). Poi ci sposteremo di quasi 100 km e, alle ore 15.00, ci vedremo a Ussita (ristorante Mezzaluna) per un nuovo incontro. La riscossa dei terremotati si costruisce dal basso >>.