di Annarita FALSACAPPA

Vivere la bevagnizzazione e godere di una chiusura salvifica che protegge ognuno, dando quella impressione unica di essere in un paese, dove sembra che si stia costantemente in vacanza, non basta. I bevanati si sono inventati quella peculiarità che fa la differenza e proietta il paese nell'elenco dei centri a vocazione turistica. Già ricca di pezzi di storia antica, dalle mura, alle terme, dai templi alle chiese e a domus incredibilmente sopravvissute al tempo, paese in pianura ma contornato da colli e castelli da cui si abbracciano squarci di Umbria intatta, Bevagna si è regalata, da 28 anni, il Mercato delle Gaite (nella foto), che fa la differenza. Nella semplicità della scelta consiste la sua ricchezza: tornare indietro nei secoli e in uno scenario perfettamente medievale rianimare la vita dei nostri antenati, dai magistrati, ai consoli, dagli artigiani ai contadini, senza inventare nulla, piuttosto studiando sui nostri testi d'archivio quella vita passata per riproporla fedelmente. In effetti, quando si varcano le nostre antiche porte, sembra essere in un'altra epoca e in un borgo del tutto diverso, in cui tutti i cittadini partecipano in costume alla rievocazione storica dell'epoca in cui il beato Giacomo BIANCONI aveva idea di costruire sull'oratorio di San Giorgio la chiesa di San Domenico, che oggi , imponente, sottolinea il potere dei domenicani nel medioevo.

 

Il Mercato delle Gaite altro non è che l'inizio del mercato nella nostra cittadina, posta sulla Via Flaminia, circondata dai fiumi e quindi importante snodo in ogni tempo. Con la proclamazione della pace di fiera, si aprono le grandi porte di Bevagna, si animano le vie con l'arrivo delle merci dal contado, con i mercanti che portano mercanzie mai viste, mentre gli artigiani espongono la loro merce e mostrano i loro laboratori. Bevagna rende nota la fatica antica riproposta con la stessa energia, usando le  antiche tecniche. È questo che affascina il visitatore, incantato nel riuscire a tenere in mano l'oggetto creato dalla materia, che si fa viva. Gli occhi attenti ed incuriositi accomunano bambini e adulti davanti allo strano potere dell'intelligenza umana che plasma e differenzia nell'attimo creativo. A coronamento di questa grande intuizione Bevagna offre altri svaghi interessanti. Oggi per tutto il paese i tiratori di arco storico nazionale si sono sfidati, mentre questa mattina il corteo delle maestranze ha assistito alla celebrazione eucaristica con canto gregoriano. Ogni giorno, fino a domenica 25 giugno, Bevagna offre interessanti intrattenimenti che vedono nei documenti in mostra al museo la guida ad ogni inserimento. Bevagna offre il suo passato per un presente all'insegna della cultura ed un futuro di apprezzamento unanime.