Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

<< Possiamo dire che nessuna campagna elettorale sia stata prodiga come questa di possibilità per i candidati di esprimersi e per i soggetti sociali di interrogarli. Eppure il tema che forse è la chiave di tutto, quello che darà la cornice di tutto il resto, non è stato affatto sfiorato: è il tema del riordino territoriale. Questo riordino è ineludibile nel prossimo futuro ed i territori intorno a noi stanno già discutendone ed in alcuni casi operando mettendo a comune servizi e strategie. Da sempre il nostro territorio soffre su temi su cui il ruolo della Regione è fondamentale: sanità, turismo, trasporti, gestione delle acque, per citarne alcuni. Questo i cittadini lo avvertano chiaramente e non è un mistero che molti politici in privato lo riconoscano. Volenti o nolenti, la prossima consiliatura con ogni probabilità si troverà a gestire questo tema. Come verrà gestito? Rapportandosi in qual modo, alle ipotesi sul campo: macroregione Adriatica con Abruzzo ed Isernia, ingresso nella Città Metropolitana di Roma, un Lazio senza Roma, la macroregione Toscana-Umbria-Marche che si sta operativamente attuando?

 

I sindaci nei vari incontri e nei programmi si sono tenuti alla larga da questo tema, probabilmente per non urtare i propri referenti regionali, anche laddove dichiarino di non averne. Ma le liste? C’è qualche lista, fra le 18, qualche candidato consigliere che crede che questo tema debba in qualche modo essere trattato nel prossimo Consiglio, anticipando per quanto possibile ciò che altrimenti rischierà di caderci addosso dall’alto? Vogliamo sperare che le diverse liste non siano solo un supporto di candidati o un riferimento ideologico, ma che vogliano caratterizzarsi anche per un impegno specifico sui temi. D’altro canto ci stupiamo che, rientrata la proposta di candidatura di Paolo FOSSO che questo tema aveva accolto, nessuno abbia cinicamente colto l’opportunità di farlo proprio.

Facciamo perciò appello a candidati e liste a pronunziarsi; e senza timore: non chiediamo che lo facciano su una specifica soluzione, ma sull’impegno a far nascere e mantenere l’attenzione nel prossimo Consiglio su quale l’ambiente in cui si muoverà il nostro futuro >>.

Fabio ANDREOLA, Marco GIORDANI, Gianfranco PARIS e Daniele RINALDI