La Regione Umbria acquisterà alloggi ad uso residenziale da destinare ai terremotati  dei comuni del cratere  residenti o dimoranti nelle zone  rosse o in edifici danneggiati e dichiarati inagibili come misura alternativa all’assegnazione delle SAE - Soluzioni Abitative in Emergenza. Lo prevede un atto, approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta della Presidente Catiuscia MARINI (nella foto), con il quale si dà attuazione ad una specifica misura del Decreto legge per  il Terremoto. Nell’acquisto verrà data priorità alle proposte di vendita di alloggi ubicati nel capoluogo e nelle frazioni territorialmente adiacenti i Comuni in cui sono previste le SAE di Cascia, Norcia e Preci e a seguire degli altri Comuni del cratere (Arrone, Cerreto di Spoleto, Ferentillo, Montefranco, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Polino, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Vallo di Nera, Spoleto). L’acquisizione degli immobili, che entreranno a far parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, avverrà sulla base del monitoraggio sul reale fabbisogno abitativo nei comuni interessati e della espressa disponibilità dei cittadini ad avvalersi di questa misura sia nei propri Comuni, che in altro comune in cui gli assegnatari sono disposti a trasferirsi.

 

I proprietari di immobili immediatamente disponibili ed abitabili, realizzati in conformità alle vigenti disposizioni in materia edilizia e alle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche, nonché quelli che si impegnano a rendere agibili gli alloggi entro sessanta giorni dalla promessa di acquisto, potranno presentare proposta di vendita di una o più unità immobiliari ad uso abitativo entro il prossimo 31 marzo, compilando e presentando un apposito modello che verrà pubblicato, insieme all’avviso, il prossimo 15 marzo nel bollettino ufficiale della Regione Umbria ed è già presente nel sito regionale all’indirizzo www.regione.umbria.it/edilizia-casa/sisma-2016-acquisto-alloggi. Dal piano di acquisizione che verrà messo a punto dagli uffici regionali sono esclusi gli immobili costruiti o riparati prima del 1996 in quanto mancanti del rispetto di norme antisismiche aggiornate che garantiscono l’effettiva resistenza sismica. All’ATER spetterà di valutare la congruità del prezzo richiesto. Sarà poi il Servizio regionale Politiche della Casa a predisporre l’istruttoria delle domande pervenute e la quantificazione esatta della tipologia e del numero di unità immobiliari da acquisire da sottoporre alla preventiva approvazione del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, per la successiva acquisizione da parte della Regione dell’Umbria.